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Quotidiano di Puglia: "Trinchera: 'Lecce favorito, ma venderemo cara la pelle. Devo tutto a Corvino'"

Quotidiano di Puglia: "Trinchera: 'Lecce favorito, ma venderemo cara la pelle. Devo tutto a Corvino'"
Trinchera
© foto di Andrea Rosito
giovedì 18 febbraio 2021, 09:19Cosenza
di Marco Lombardi

Intervistato dal Quotidiano di Puglia, Stefano Trinchera, ds del Cosenza ed ex Lecce, ha parlato della gara di domenica con i giallorossi salentini: «È una partita che ci coinvolge tutti. Io vivo sempre una dimensione emotiva fortissima, ogni volta che torno mi fa sempre un effetto strano. Questa è ancora diversa, perché sarà la prima volta di un Via del Mare senza tifosi, per il maledetto Covid. Erano in 55mila sugli spalti quando esordii contro il Milan. Lancerò uno sguardo verso la “Nord” per rivivere tante storie e mi batterà forte il cuore».

Allievo di Corvino. «Io sono orgoglioso di quello che sono riuscito a fare in questi anni. Ma devo tutto al grande maestro Pantaleo, la cui storia è di quelle che sembrano inarrivabili. Io vivo nel mio piccolo. Corvino è un grandissimo che è venuto qui a rifare grande il Lecce, sta creando con i giovani un enorme patrimonio per il futuro, come già fece prima di volare sulle ali del calcio internazionale».

Sul Cosenza attuale: «Non abbiamo mai vinto in casa, ma abbiamo colto ben tre successi in trasferta. Siamo diventati specialisti in grandi rimonte, l’ultima contro la Reggina, un pareggio prezioso, le rimonte di Monza e Cittadella, abbiamo rimontato ben otto volte».

E il Lecce: «Al Lecce accade quello che succede di solito alle squadre che retrocedono dalla A. Basta pensare al Brescia, alla stessa Spal che magari sta un po’ meglio. Ricordo il Crotone che al ritorno in B rischiò il primo anno addirittura l’ulteriore discesa, ma nella stagione successiva tornò alla grande nel massimo campionato. Il Lecce era partito favorito ha dovuto resettare certe situazioni. Ma in fondo è a soli quattro punti dalla piazza buona per il ritorno diretto in serie A. Con un filotto di vittorie tornerà nella mischia lassù, più in alto. E noi sappiamo che cercherà di batterci ad ogni costo, anche sulle ali dell’entusiasmo dei suoi giovani fra i quali mi piace segnalare in particolare Hjulmand, molto forte, grande visione di gioco e personalità, e naturalmente Rodriguez, che mi ricorda Butragueno, imprevedibile supercampione del Real Madrid negli anni Ottanta e Novanta».

Sulla partita di domenica: «Non ci possiamo fossilizzare su Rodriguez o su Coda. Non sappiamo se ci sarà un uomo determinante come Mancosu. Il Lecce a Cremona ha giocato una grande partita con i giovani. Noi non rinunceremo allo stile propositivo caro al nostro mister, giochiamo bene. In B è sempre meglio pareggiare che perdere, è importante restare in quota e spiccare poi il volo quando riesci a rimettere le ali. Abbiamo anche noi giocatori che sanno essere decisivi come Tremolada o altri, il nostro valore aggiunto. Saranno importanti anche le palle inattive. Il Lecce è favorito, ma il Cosenza venderà cara la pelle, lottando su ogni pallone».