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Catanzaro, Cissè MVP del mese di ottobre: "Solo un punto di partenza. Il mio sogno è far smettere di lavorare i miei genitori"

Catanzaro, Cissè MVP del mese di ottobre: "Solo un punto di partenza. Il mio sogno è far smettere di lavorare i miei genitori"TuttoB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 16:30Catanzaro
Angelo Zarra
fonte chiamarsibomber.com

Ottobre gli ha cambiato la vita: tre gol, la vittoria pesantissima contro il Palermo, il Catanzaro che si aggrappa al suo talento e il premio di MVP della Serie BKT a 19 anni. Ma Alphadjo Cissè, mentre si prende la scena del campionato, continua a guardare più in là del campo.

Per lui, il riconoscimento personale è solo una tappa: "È un punto di partenza, non di arrivo. Per prima cosa viene sempre la squadra: se il collettivo va bene, poi arrivano anche le soddisfazioni personali. Io cerco di dare il massimo ogni giorno, e penso che il resto venga di conseguenza".

Il vero obiettivo, però, sta a casa: "Più che per me, penso ai miei genitori. Spero un giorno di poterli ripagare per tutto ciò che hanno fatto, anche se so che non basterà mai. Vorrei farli smettere di lavorare: è questo il mio vero sogno".

Intanto è arrivata anche la prima pagina azzurra, con l’esordio nell’Italia Under 21 di Baldini:"Andare in Nazionale è sempre bello. Era la mia prima volta con l’Under 21: per me è motivo d’orgoglio. Spero di tornarci per crescere e imparare ancora".

A Catanzaro, invece, il dialogo quotidiano è con Aquilani, che gli ha cucito addosso un ruolo in cui può liberare il suo talento offensivo: "Il mister mi lascia libertà di esprimermi, e questo mi aiuta molto a rendere al meglio nella zona offensiva. Con lui sto lavorando soprattutto sul gioco senza palla, che è un aspetto in cui devo migliorare".

Cissè si descrive così: "Mi piace l’uno contro uno, mi piace attaccare, muovermi con libertà. Mi esprimo meglio dalla trequarti in su". Da bambino guardava Pogba alla Juve, oggi segue con attenzione un altro fantasista moderno: "Da piccolo ammiravo molto Pogba alla Juve. Oggi uno che mi piace molto è Cherki del City".

Prima di Catanzaro, Verona è stata la sua casa calcistica e il luogo del sogno realizzato: l’esordio in Serie A contro l’Inter campione d’Italia. "È stato un mattoncino importante. Giocare in Serie A era il mio sogno da bambino, farlo contro l’Inter è stato speciale. Ad oggi penso soprattutto a fare bene con il Catanzaro, ma l’obiettivo è tornare a giocare in A". E il legame con l’Hellas rimane forte: "È il posto dove sono cresciuto. Lì ho incontrato persone che mi hanno davvero aiutato: il direttore Margiotta, Mister Sammarco in Primavera e tanti altri. Se oggi sono qui e le cose stanno andando bene, è anche grazie a loro. Devo molto al Verona".

Nel presente, invece, c’è anche una guida interna allo spogliatoio: "Iemmello. È il mio compagno di reparto, mi dà molti consigli in campo e fuori. Ma in generale ci sono tanti compagni da cui posso imparare".

Fuori dal rettangolo verde, Alfa torna un ragazzo di 19 anni come gli altri: "Una persona semplice: sto con gli amici, gioco alla Play. In questo periodo mi sto preparando per prendere la patente. Serie tv, relax… le cose normali di un ragazzo della mia età". L’unica cosa che non lo appassiona è il fanta: "No, quello no (ride, ndr)".