
La deadline per le iscrizioni alla prossima Serie C è terminata. Ora palla alla Covisoc
Alla mezzanotte di ieri è scaduto il termine ultimo per il deposito delle domande d'iscrizione ai campionati professionistici per la stagione 2025/2026. Una mera formalità per la Serie A, così come lo è per la Serie B, mentre per la Serie C questa deadline è spesso foriera di novità. Negative. In attesa del giudizio della Covicos che entro il 13 giugno dovrebbe esprimere il proprio parere su tutte le documentazioni presentate.
Ecco, dunque, il punto della situazione, suddivisa per girone.
GIRONE A — Negli ultimi tempi, l'attenzione si è concentrata su Pro Vercelli e Triestina. Le incertezze che avevano caratterizzato la vigilia sembrano finalmente svanite per entrambe le squadre: i piemontesi hanno preso una decisione e anche il club alabardato ha finalmente ricevuto la tanto attesa copertura finanziaria dagli Stati Uniti, un passo fondamentale per completare il processo di iscrizione.
GIRONE B — La situazione è decisamente più preoccupante. Mentre Campobasso e Ascoli avevano già tranquillizzato i tifosi nei giorni scorsi, il caso più critico è quello della SPAL. Nonostante la salvezza ottenuta sul campo nei playout, la società di Ferrara sembra avviarsi verso l'uscita dal calcio professionistico. È stata formalmente presentata una richiesta d’ammissione, ma – secondo quanto riportato da TMW – mancano le garanzie economiche necessarie. Di conseguenza, il posto che si libererà sarà occupato dall’Inter U23. Resta da chiarire invece la situazione del Rimini, che sembra essere in regola, anche se non sono ancora emersi dettagli certi sulla documentazione presentata.
GIRONE C — In passato teatro di numerose criticità, il raggruppamento meridionale vive quest’anno una situazione più stabile. La già nota esclusione di Taranto e Torres, formalizzata nei mesi scorsi, ha semplificato la corsa all’iscrizione: tutte le squadre rimaste in corsa hanno completato correttamente le procedure previste.
IL CASO BRESCIA — La situazione delle Rondinelle sta diventando sempre più critica. Massimo Cellino, l'attuale proprietario, non ha effettuato i pagamenti richiesti, e per la Leonessa il rischio di un fallimento storico è ormai concreto. Tuttavia, c'è un tentativo estremo di intervento da parte del Comune di Brescia. Il sindaco Laura Castelletti, approfittando della proroga concessa dalla FIGC a seguito della penalizzazione in Serie B e del blocco dei playout, ha convocato per il fine settimana un incontro con i dirigenti di Feralpisalò, Lumezzane e Ospitaletto (tutti club della provincia attualmente in Serie C), per esplorare la possibilità che uno di questi club possa acquisire il prestigioso marchio 'Brescia Calcio', che è rimasto sotto la gestione dell'amministrazione comunale dalla fine dell’era Corioni e non è mai stato utilizzato da Cellino, il quale ha optato per la denominazione Brescia FC. È un'ipotesi complessa, ma non del tutto da escludere.
Ecco, dunque, il punto della situazione, suddivisa per girone.
GIRONE A — Negli ultimi tempi, l'attenzione si è concentrata su Pro Vercelli e Triestina. Le incertezze che avevano caratterizzato la vigilia sembrano finalmente svanite per entrambe le squadre: i piemontesi hanno preso una decisione e anche il club alabardato ha finalmente ricevuto la tanto attesa copertura finanziaria dagli Stati Uniti, un passo fondamentale per completare il processo di iscrizione.
GIRONE B — La situazione è decisamente più preoccupante. Mentre Campobasso e Ascoli avevano già tranquillizzato i tifosi nei giorni scorsi, il caso più critico è quello della SPAL. Nonostante la salvezza ottenuta sul campo nei playout, la società di Ferrara sembra avviarsi verso l'uscita dal calcio professionistico. È stata formalmente presentata una richiesta d’ammissione, ma – secondo quanto riportato da TMW – mancano le garanzie economiche necessarie. Di conseguenza, il posto che si libererà sarà occupato dall’Inter U23. Resta da chiarire invece la situazione del Rimini, che sembra essere in regola, anche se non sono ancora emersi dettagli certi sulla documentazione presentata.
GIRONE C — In passato teatro di numerose criticità, il raggruppamento meridionale vive quest’anno una situazione più stabile. La già nota esclusione di Taranto e Torres, formalizzata nei mesi scorsi, ha semplificato la corsa all’iscrizione: tutte le squadre rimaste in corsa hanno completato correttamente le procedure previste.
IL CASO BRESCIA — La situazione delle Rondinelle sta diventando sempre più critica. Massimo Cellino, l'attuale proprietario, non ha effettuato i pagamenti richiesti, e per la Leonessa il rischio di un fallimento storico è ormai concreto. Tuttavia, c'è un tentativo estremo di intervento da parte del Comune di Brescia. Il sindaco Laura Castelletti, approfittando della proroga concessa dalla FIGC a seguito della penalizzazione in Serie B e del blocco dei playout, ha convocato per il fine settimana un incontro con i dirigenti di Feralpisalò, Lumezzane e Ospitaletto (tutti club della provincia attualmente in Serie C), per esplorare la possibilità che uno di questi club possa acquisire il prestigioso marchio 'Brescia Calcio', che è rimasto sotto la gestione dell'amministrazione comunale dalla fine dell’era Corioni e non è mai stato utilizzato da Cellino, il quale ha optato per la denominazione Brescia FC. È un'ipotesi complessa, ma non del tutto da escludere.
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