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Bari, playoff o disastro: i cinque momenti che hanno cambiato la stagione
Oggi alle 10:00In Primo Piano
di Antonio Testini
per Tuttobari.com

Bari, playoff o disastro: i cinque momenti che hanno cambiato la stagione

Una stagione iniziata con ambizioni importanti, rinforzata da un mercato invernale considerato tra i migliori della categoria, rischia ora di trasformarsi in una dolorosa occasione mancata. Il Bari si trova oggi sospeso tra il sogno playoff e lo spettro di un'annata da archiviare con amarezza. Ma dove si è rotto qualcosa? Ecco i cinque momenti chiave che hanno segnato la parabola discendente dei biancorossi.

Castellammare, il primo tonfo - Dopo un gennaio brillante sul fronte del mercato, il Bari arrivava alla trasferta contro la Juve Stabia con entusiasmo e aspettative alte. Invece, al “Menti”, è arrivata una sconfitta netta (3-1) e inspiegabile. Una prestazione opaca, priva di energia e idee. Un campanello d’allarme che in pochi hanno voluto ascoltare davvero.

Il crollo di Carrara - Marzo si chiude con la trasferta in casa della Carrarese, una gara che sembrava in discesa dopo il vantaggio di Simic. Ma nel secondo tempo è accaduto l’incredibile: una squadra irriconoscibile, mollata, disorganizzata, subisce una rimonta durissima. Non solo nel punteggio, ma soprattutto nella testa.

Il passo falso con il Modena - Dopo la vittoria emozionante contro il Palermo, il Bari sembrava pronto a spiccare il volo. Ma davanti al proprio pubblico, contro un Modena in difficoltà, arriva una battuta d’arresto che spegne nuovamente gli entusiasmi. Una delle occasioni più sprecate dell’anno.

L’umiliazione di Cosenza - Contro un avversario già condannato dal calendario e in evidente difficoltà tecnica, il Bari è stato surclassato. Il punteggio di 2-1 è bugiardo: senza un super Radunovic tra i pali, il passivo sarebbe potuto essere molto più pesante. Un tracollo non solo sportivo, ma morale.

Il disastro del Tombolato - La vittoria sul Pisa aveva ridato speranza. Ma come spesso accaduto quest’anno, il Bari ha subito tradito sé stesso. Contro un Cittadella in crisi nera, già con un piede in Serie C, è arrivata l’ennesima disfatta: 3-1 e sensazione di resa. Ancora una volta.

Cinque tappe di una discesa pericolosa, cinque ferite che raccontano di una squadra incapace di trovare continuità. Ora, tra il sogno playoff e l’incubo dell’anonimato, il Bari si gioca tutto. Forse anche la faccia.