Avellino, D’Agostino: "Entusiasmo giusto, ma restiamo umili. Fiducia totale a Biancolino"

Il presidente dell’Avellino, Angelo Antonio D’Agostino, è intervenuto a Contatto Sport, trasmissione di Prima Tivvù, per fare il punto sul momento in casa biancoverde.
“Abbiamo iniziato come volevamo – ha dichiarato D’Agostino – ma ai ragazzi dico sempre che non abbiamo fatto ancora nulla. Sono contento del lavoro, ma il campionato è lungo e ci sarà da lottare su ogni campo, con umiltà e determinazione. L’entusiasmo c’è, ed è bello viverlo”.
Il presidente ha sottolineato il legame con i calciatori: “Conosco i ragazzi uno per uno, anche oggi sono passato a salutarli prima della partenza per Padova. Sono ottimi professionisti, scelti con criterio. Biancolino sa fare gruppo, ha dato continuità a quanto fatto l’anno scorso e abbiamo tanta fiducia in lui”.
D’Agostino si è soffermato anche sul tema del minutaggio: “È una regola importante e avere giovani di talento ci permette di unire crescita sportiva e sostenibilità economica. Sono ben integrati con il gruppo e pronti a prendersi responsabilità. Valorizzarli, anche attraverso prestiti, è fondamentale. Il sogno resta quello di avere una squadra tutta composta da ragazzi cresciuti in casa, magari in Serie A”.
Il numero uno biancoverde non nasconde l’emozione per l’affetto dei tifosi: “Mi fanno piacere i loro attestati di stima, perché facciamo tutto anche per loro. Sono tifoso come loro, prima o poi verrò in Curva Sud. Domani sera sarò a Padova, mancano poche partite per il tutto esaurito ai 12mila posti e dobbiamo arrivarci”.
“Entro fine anno partiranno i lavori del nuovo centro sportivo, nel mio paese – ha spiegato D’Agostino – l’obiettivo è fare il ritiro nella nostra struttura. Serve una casa per un club che si rispetti”.
Il presidente ha voluto elogiare due attaccanti: “Hanno rinunciato a mensilità perché hanno riconosciuto di non aver dato quanto avrebbero voluto. È un gesto raro, da veri uomini, che vale più di tante parole. Tutino, tra l’altro, potrebbe rientrare prima del previsto”.
Infine, un messaggio ai tifosi: “Quasi mille a Padova di martedì sera: tanta roba. Sono il nostro orgoglio, fanno sacrifici enormi. Vado anche io a Padova per loro e per salutare Sant’Antonio, patrono di Montefalcione. Vincere nel calcio è una delle emozioni più forti della vita: vedere un popolo in festa è qualcosa di clamoroso”.