Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B baribresciacarraresecatanzarocesenacittadellacosenzacremonesefrosinonejuve stabiamantovamodenapalermopisareggianasalernitanasampdoriasassuolospeziasudtirol

AlbinoLeffe, Salvioni contro tutti: "Sono tranquillo e noi possiamo salvarci. Torri? Arriverà anche il suo momento"

AlbinoLeffe, Salvioni contro tutti: "Sono tranquillo e noi possiamo salvarci. Torri? Arriverà anche il suo momento"TuttoB.com
© foto di Federico De Luca
mercoledì 21 marzo 2012, 16:19AlbinoLeffe
di Federico Errante

"Esonero? Ma quale esonero, io sono tranquillo e continuo a fare il mio lavoro serenamente". E' un Sandro Salvioni estremamente rilassato quello che risponde alle domande di Bergamonews, un Sandro Salvioni che non teme minimamente di perdere quel posto ricevuto in eredità da Fortunato due mesi fa, nonostante il suo AlbinoLeffe stenti a decollare in una corsa-salvezza che si è fatta sempre più in salita per i seriani: "Eppure io di cose buone nelle ultime uscite ne ho viste - ha spiegato il tecnico di Gorlago -, e quel che più conta è che ho capito che i ragazzi ce l'hanno sempre messa tutta, lasciando il campo a testa alta in ogni occasione".

Anche a Livorno? Ci permetta di sottolineare che qualche tifoso non la pensa come lei... "No, ecco, la gara con il Livorno la escluderei dal discorso che ho appena fatto. Quella non fa testo, non c'è stato il vero AlbinoLeffe".

E cosa è successo? "Non siamo scesi in campo, punto. Quando prendi gol dopo pochi secondi e chiudi il primo tempo sotto di tre reti non c'è molto da fare. Pensate che ai miei ragazzi durante l'intervallo ho detto di limitare i danni, di evitare figuracce".

Contro il Sassuolo, sabato scorso, un'altra debacle. Come analizza quel ko incredibile? "Io credo che in quella sconfitta ci sia tutta quella vulnerabilità psicologica che ci sta accompagnando in questo periodo. Abbiamo giocato un primo tempo quasi perfetto, per poi andare completamente in crisi dopo aver subito il primo gol. Il 2-1 ci ha fatto perdere due cose fondamentali: l'equilibrio prima di tutto, e poi la testa".

Come far ripartire la squadra dopo una sconfitta e una classifica così? "Non è facile, lo so, ma ai ragazzi ho detto di mettersi tutto alle spalle, che si trattava di una partita a sé, da dimenticare. Certo, dagli errori si deve sempre imparare ma un ko così può essere un colpo psicologico non indifferente. Comunque siamo già ripartiti e sabato, contro il Crotone, vedrete un AlbinoLeffe diverso, ne sono sicuro".

Che ambiente si trova, ora, dopo un periodo tanto nero? "Vi posso assicurare che i ragazzi hanno tanta voglia di lottare, che nessuno si vuole arrendere e che tutti noi abbiamo voglia di continuare a batterci".

Il suo rapporto con lo spogliatoio è ancora solido o, come sostiene qualcuno, la situazione le sta sfuggendo di mano? "Lo spogliatoio è unito e compatto, tutti crediamo fortissimamente in questa salvezza. E non vedo perché non dovrebbe essere così dato che siamo in piena lotta. A chi sostiene il contrario non voglio nemmeno rispondere, sarebbe inutile".

Eppure, quando qualcuno le chiese di Omar Torri a Genova, lasciò tradire un certo nervosismo, non è così? "Con Omar le cose vanno più che bene. Stiamo parlando di un ragazzo d'oro che si sta impegnando molto: arriverà anche il suo momento. Del resto possiamo scendere in campo in undici e anche io devo fare delle scelte".

La parola esonero le mette paura o non le passa nemmeno per la testa? "Io sto dando tutto, sul campo e fuori, anche se ogni tanto, per via del mio carattere, non riesco a trattenermi e commetto qualche errore che potrei evitare. Ma questo sono io, chi mi conosce sa che sono fatto così. All'esonero non penso minimamente, sarebbe un errore perché non mi permetterebbe di lavorare come credo e voglio".

Nonostante tutto, quindi, la fiducia della società la sente? "La sento eccome. Il presidente è una persona favolosa che mi sta permettendo di allenare in tutta serenità, mi piacerebbe ripagarlo con una salvezza: del resto, sono stato chiamato per questo".