Corriere dell'Alto Adige - Sudtirol, Castori: "I nuovi sono tutti affamati, nel mio gioco sacrificarsi è indispensabile. Umiltà e zero voli pindarici: prima la salvezza, se poi..."

«Il mercato estivo? D’accordo con il direttore Bravo si è deciso di non cambiare tanto, a parte nei ruoli in cui siamo stati costretti a farlo: era importante avere un telaio collaudato per garantirci un approccio forte alla stagione. I nuovi arrivati? Sono tutti giocatori con il comune denominatore della fame: per me la determinazione è la base, soprattutto in una realtà come questa. Chiedo un gioco in cui bisogna correre tanto, puntare sul ritmo e l’intensità: avere voglia di sacrificarsi è un requisito indispensabile. Coulibaly lo conosco benissimo: ho già lavorato con lui e sono sicuro che abbia tutte le caratteristiche per imporre il ritmo che desidero alle partite. Pecorino, inoltre, è un ragazzo in cui credo moltissimo e che ha bisogno di rilanciarsi. In generale, comunque, sono tutti acquisti fatti in massima sintonia con il ds, visto che leggiamo il calcio in modo univoco. La B è un campionato che ti impone di ”mettere giudizio”, molto difficile: bisogna avere umiltà e la testa giusta, zero voli pindarici. Ogni partita devi essere consapevole del fatto che puoi vincere o perdere contro chiunque. Non c’è lo squilibrio di forze che si vede in A: ogni match è difficilissimo. Noi partiamo con l’obiettivo chiaro di garantirci la salvezza nel più breve tempo possibile: se poi riusciremo anche a fare qualcosa di meglio saremo ancora più contenti»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere dell’Alto Adige” da Fabrizio Castori, allenatore del Südtirol.