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Alessandro Rosina, quando l’esperienza fa la differenza

Alessandro Rosina, quando l’esperienza fa la differenzaTuttoB.com
© foto di Federico De Luca
martedì 20 maggio 2014, 18:00Siena
di Giada Gallo

All’indomani dalla vittoriosa trasferta contro il Latina i complimenti sono tutti per lui: Alessandro Rosina. In un calcio impegnato a scoprire nuovi giovani talenti, spesso ci si dimentica dell’importanza di chi, professionalmente parlando giovane non lo è più. Eh già, perché nel gioco più bello del mondo, superati i trenta, inizi a percorrere la strada che ti porterà ad appendere gli scarpini al chiodo. Rosina, classe ottantaquattro, i suoi trenta li ha compiuti lo scorso gennaio. Eppure, il trequartista bianconero, non ha nulla da invidiare ai suoi colleghi, anagraficamente più giovani. Ieri sera allo stadio Domenico Francioni, il numero venti ha corso più di tutti fino al novantaduesimo (momento in cui è avvenuta la sostituzione). Sin dal fischio d’inizio ha tentato di bucare la porta difesa da Iacobucci, trascinando la sua squadra con caparbietà e determinazione. Rapido nei cambi di direzione e instancabile nelle incursioni in area, ha disorientato la difesa avversaria, grazie ai suoi guizzi improvvisi. Se non ci credete, chiedete all’ipnotizzato Esposito: scatto sulla destra di Rosina, sinistro a girare e palla piazzata in rete. Per merito delle sue azioni, la partita ha mantenuto dei ritmi alti degni di un match da serie A.

Ed è proprio il campionato della massima serie quello nel quale meriterebbe di poter ritornare a giocare Alessandro. Cresciuto nelle giovanili del Parma, con gli emiliani esordisce in serie A nella stagione 2002 – 2003 e con loro rimane fino al gennaio 2005. In quell’anno passa in prestito al Verona che milita nel campionato cadetto. Nella stagione 2005 – 2006 è uno dei protagonisti della promozione in A del Torino (a cui arriva in comproprietà ad inizio stagione, per poi diventare granata a titolo definitivo).  Con questa maglia – su cui indosserà anche la fascia da capitano - Rosina giocherà in serie A fino al 2009. Mentre il Torino conclude il campionato con la retrocessione in B, a luglio Alessandro viene acquistato ufficialmente dallo Zenit San Pietroburgo. In Russia rimarrà tre anni – fino all’estate 2012 – e con loro vincerà anche il campionato 2010.

Nonostante l’esperienza nella terra degli zar, si riveli comunque positiva per il giocatore, arriva il momento di approdare al Siena (dove milita ormai da due anni). Ma questa è storia recente: Latina – Siena zero a tre, Rosina entra in campo con la voglia matta dei tre punti, prende per mano la sua squadra, confeziona l’assist  perfetto per il gol di Giacomazzi, più tardi si inventa il capolavoro del raddoppio e fa ancora in tempo a festeggiare con Rafa Jordà il terzo ed ultimo centro della serata. Arriva il cambio: fuori il trentenne Rosina, dentro il diciannovenne Bedinelli. Esce fra gli applausi il “giovane vecchio”. Una standing ovation per classe e doti fisiche dimostrate è il modo più immediato con cui il suo pubblico può dirgli grazie. Chapeau.