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Mancini sulla Samp: "Vederla così oggi fa dispiacere"

Mancini sulla Samp: "Vederla così oggi fa dispiacere"TuttoB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 17:00Sampdoria
Angelo Zarra

Roberto Mancini, ex bandiera della Sampdoria, ha fatto tappa al Festival dello Sport di Trento, dove ha parlato di carriera, ricordi e attualità legata al club blucerchiato.

Sul trionfo dello scudetto con la Samp: "È stata una gioia immensa, in anni in cui c’erano squadre davvero forti. Spero che un giorno i tifosi possano rivivere emozioni simili, ma non è così semplice".

Riflettendo sulle bandiere dei giorni nostri, Mancini ha osservato: "Oggi è già complicato avere italiani in rosa. Non è come ai miei tempi. Io sono rimasto tanti anni alla Samp anche grazie alla chimica con i compagni, ma anche per il presidente Mantovani e il direttore sportivo".

Non sono mancati ricordi affettuosi per Vialli, Mihajlović ed Eriksson: "Persone come loro ti restano sempre vicine. Luca a Londra, Sinisa a Roma, Sven a casa… ci pensi, è impossibile non ricordare, pensare a cosa si poteva fare di più".

Sui match memorabili: "Contro la Samp quella volta la palla non voleva entrare: eravamo sotto 0-2 nonostante venti palle gol. Col City invece fu un’altra storia, una lotta incredibile contro lo United… a Manchester stavo quasi per morire (ride, ndr)".

Parlando di giovani talenti, Mancini non ha dubbi su Pafundi: "Era una provocazione, certo. Ma questo ragazzo è un mistero: gioca il Mondiale Under 20 a 18 anni ed è già tra i migliori. Come può non giocare in Serie A?"

Infine, un pensiero sulla passata stagione della Samp: "Volevo starle vicino, anche mio figlio come ds, in un momento difficile. Vederla così oggi fa dispiacere".

E sul futuro personale: "Finire la carriera alla Samp? Sicuro".