Reggiana, Dionigi volta pagina: “Ad Avellino serviranno gamba, sacrificio e idee chiare”

A 72 ore dal derby vinto al “Mapei” contro il Modena - deciso dalla zampata di Bozzolan - la Reggiana riparte. Domani i granata di Davide Dionigi fanno tappa al “Partenio-Lombardi” per sfidare l’Avellino, con in tasca entusiasmo ma testa già sgombra. “Abbiamo archiviato in fretta la grande gioia del derby,” spiega il tecnico dopo la rifinitura a porte chiuse sul sintetico “Gino Lari”. “Ci attende una squadra che ha investito forte dopo la promozione e sta dimostrando di essere di categoria. Serviranno intensità, molta gamba e sacrificio, sviluppando le nostre qualità di manovra.”

Nel tour de force della settimana, scelte e minutaggi sono stati calibrati. “Abbiamo ragionato sulle tre gare e sulla gestione delle forze, anche alla luce delle assenze. Dopo un derby ad alta energia serve un altro sforzo importante. Vogliamo consolidare identità e unità: ho visto ottimi atteggiamenti da chi ha giocato, da chi è subentrato e da chi ha sostenuto dalla panchina.”

C’è soddisfazione per la crescita della fase difensiva: “Col Modena Motta è stato quasi inoperoso: è il segnale di un lavoro organizzato che sta crescendo. L’inserimento di Magnani sta dando compattezza al reparto.” Sul fronte recuperi, prudenza e speranza: “Abbiamo provato fino all’ultimo ad avere qualcuno dei rientranti. Girma e Reinhart stanno accelerando, valuteremo.”

Capitolo giovani, cifra identitaria del progetto: “Martedì abbiamo chiuso con sei Under in campo: è il simbolo del percorso che stiamo facendo. Conosco bene il tragitto di ciascuno: in un periodo di emergenza stanno dando un contributo eccezionale, con disponibilità e applicazione.”

Avversario camaleontico, l’Avellino di Biancolino ha alternato sistemi e abbina fisicità e qualità tecnica. La risposta granata dovrà essere lucida e feroce: ritmo alto, linee corte, cura dei dettagli. Il derby è già alle spalle: a parlare, adesso, dovranno essere il campo e la coerenza di un’idea.