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Reggiana, Dionigi: "Col Mantova sarà una partita a scacchi"

Reggiana, Dionigi: "Col Mantova sarà una partita a scacchi"TuttoB.com
Dionigi
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 13:25Reggiana
Marco Lombardi

 

Alla vigilia della trasferta di Mantova, Davide Dionigi, tecnico della Reggiana è intervenuto in conferenza stampa. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni, riportate da tuttoreggiana.com. 

Come si affronta il Mantova di Possanzini?

«Hanno un’identità molto precisa. Palleggiano tanto, non danno punti di riferimento, ruotano molto e occupano bene gli spazi. Su alcuni concetti ricordano un po’ il Frosinone. Li abbiamo studiati: dietro c’è tanto lavoro e sappiamo cosa andranno a fare».

Meglio aspettarli o prenderli alti?

«La Reggiana ha dimostrato già dall’anno scorso che sa cambiare pelle in base alle caratteristiche dell’avversario per creargli difficoltà nelle due fasi. In molte occasioni ci siamo riusciti bene: vedremo domani quale sarà la strategia migliore».

Ruocco è il giocatore che teme di più?

«Ha spunto, dribbling ed è messo in condizione di fare male dal loro sistema di gioco. I biancorossi lavorano con Possanzini già da tre anni: hanno principi chiari. Dovremo limitarli e continuare a proporre il nostro gioco: ora ci riesce meglio rispetto alle prime gare anche se stiamo raccogliendo meno punti».

Il fattore campo al “Martelli” può incidere? La Reggiana ha raccolto solamente 5 punti in trasferta…

«In casa il Mantova ha fatto tanti punti, ma di derby fuori casa ne abbiamo già giocati e sappiamo che sono partite particolari per noi e per loro. La Reggiana ha raccolto meno fuori casa di quanto meritasse e in casa forse qualcosina in più. Sarà una gara particolare per entrambe le squadre».

Sarà una partita a scacchi con Possanzini?

«Penso di sì. Quando affronti il Mantova devi limitare le loro caratteristiche, e lo stesso vale per le nostre avversarie quando affrontano la Reggiana».

Di certo sarà una sfida tra ex bomber…

«Siamo legati dalla Reggina, dove entrambi – in epoche diverse – abbiamo scritto pagine importanti. Ci lega un rapporto cordiale di campo».