RdC - Reggiana, è tempo di tornare aggressivi e vincenti. Ma la Salernitana ha un attacco da paura
"E' tempo di tornare aggressivi e vincenti. Ma la Salernitana ha un attacco da paura", titola il Resto del Carlino.
Dunque quale Reggiana vedremo oggi alle 15? Quella indomita e vincente apprezzata con la Sampdoria e con il Brescia oppure quella altalenante e un po’ svagata vista a Pisa e con il Sudtirol? Cercasi un centro di gravità permanente, per dirla alla Battiato, anche se la Salernitana (sostenuta da 1466 tifosi) è forse l’avversario meno indicato per iniziare a raccogliere certezze, visto che arriva alla sfida con una fase d’attacco atomica (9 reti segnate) e una transizione difensiva allarmante (10 gol incassati). Insomma, la fotosintesi dell’instabilità. Al di là delle due sconfitte consecutive – che purtroppo seminano sempre un po’ di malumore nell’ambiente – la Reggiana sembra però aver intrapreso un cammino più lineare e chiaro rispetto agli avversari, certamente imbottiti di talento (da Verde a Braaf, fino a Tello, Simy e Amatucci), ma che hanno vissuto un’estate con non pochi problemi e colpi di scena (mister Sottil si è dimesso 24 ore dopo l’incarico e la panchina è andata a Martusciello). Dunque Rozzio e compagni - scrive il quotidiano - hanno la responsabilità di fornire una prestazione solida che deve partire, ovviamente, anche dalle scelte di Viali. Le sue squadre, è ormai noto, cercano di andare ai cento all’ora e coinvolgono tanti elementi nel pressing e nello sviluppo della manovra, ma questo purtroppo non è sempre possibile. La prestazione con il Sudtirol, buona per i primi 40 minuti, dev’essere un piccolo monito per comprendere quando si può effettivamente governare il gioco e quando, invece, conviene adattarsi alle circostanze. Senza perdere certezze e convinzione [...].