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QS - Rozzio: "Ho il granata nelle vene". Il capitano racconta la sua vita: dalla Juve all’amore per la Regia

QS - Rozzio: "Ho il granata nelle vene". Il capitano racconta la sua vita: dalla Juve all’amore per la Regia
Rozzio
© foto di Uff. Stampa Reggiana
Oggi alle 10:15Reggiana
Marco Lombardi

Come si legge nel pezzo di Damiano Reverberi sul Quotidiano Sportivo, "dieci anni nella stessa squadra non sono un traguardo che si festeggia tutti i giorni. Per questo Paolo Rozzio, capitano della Reggiana, ha voluto raccontarsi in 'Granata nelle vene' (Corsiero Editore), libro ideato e scritto insieme a Damiano Reverberi e ad Andrea Panciroli.

Paolo ripercorre il suo arrivo nella nostra città - scrive Reverberi sul QS - che negli anni lo ha accolto e accompagnato fino a renderlo, a tutti gli effetti, un reggiano d’adozione. 'Se sono diventato un uomo con solidi valori e principi, lo devo a questa società' spiegava l’atleta torinese l’estate scorsa, ponendo la firma sul rinnovo del contratto. Oggi rilancia: 'Adesso spero di poter finire la carriera qui, trasmettendo ai giovani i principi che ho ricevuto'.

E sul rapporto con la maglia sentenzia: 'Non so bene spiegare perché, ma è il legame viscerale con questa maglia che fa sembrare tutto diverso. Io, con un colore diverso dal granata, non riesco più a vedermi'. 

 

Un racconto che parte da lontano - spiega Reverberi sul QS - da un bambino che sogna di fare il calciatore crescendo nel settore giovanile della Juventus e raggiunge i primi obiettivi in giovane età, fino all’arrivo in una Reggio Emilia in fibrillazione dopo l’arrivo di Mike Piazza, dopo la promozione in B conquistata con la maglia del Pisa. Nel libro trovano spazio vicende 'di campo', come le gioie per il salto di categoria o le conferme in cadetteria, oltre alle delusioni, dalla non scontata ripartenza dalla D dopo il fallimento alla retrocessione senza pubblico nell’anno del Covid.

 

Parallelamente si parla di vita privata, dalla conoscenza durante la riabilitazione post infortuno di Ilaria, che poi lo renderà due volte papà, al traguardo della laurea in psicologia. E, non ultimo, le tante estati passate a migliorarsi tecnicamente, il rapporto con gli allenatori (dall’attuale ct Gattuso a Dionigi, passando per i tanti avuti qui a Reggio), gli scherzi durante i ritiri estivi, in particolare con Luca Cigarini, o i rituali pre-gara.

Il tutto - evidenzia Reverberi  sul QS - senza dimenticare i valori, in particolare quelli della famiglia di origine, o gli attaccanti più pericolosi affrontati in questi ultimi anni. Non manca, poi, un pensiero sul futuro, con Rozzio che si vede ancora nel mondo del calcio, ma non in panchina [...]".