CorSport - Reggiana, Dionigi: "Bilancio da 7 pieno, l'avrei firmato col sangue. Il vero 'miracolo' è stata la salvezza dell'anno scorso. Playoff? Con l'umiltà si costruisce tutto"
Intervistato da Massimo Boccucci per il Corriere dello Sport, Davide Dionigi traccia un bilancio della stagione della sua Reggiana, spiegando come l’attuale rendimento sia superiore alle aspettative iniziali. L’allenatore apre così la sua analisi: «Oggi è da 7 pieno. Siamo in linea col progetto e la classifica ci premia, considerando l’emergenza che abbiamo vissuto».
Come ricorda Massimo Boccucci sul Corriere dello Sport, Dionigi ammette che avrebbe sottoscritto immediatamente un avvio con 16 punti in 12 giornate: «Avrei firmato col sangue. L’obiettivo era valorizzare i giovani, ridurre il budget e ripartire dopo le partenze importanti dell’estate». Il tecnico sottolinea di aver scelto convintamente di aderire alla linea societaria.
Dionigi distingue la stagione attuale dal miracolo compiuto la scorsa annata: «Il vero miracolo è stata la salvezza della scorsa stagione. Ora siamo nella fase di costruzione, lavoriamo in sintonia con la società e con il direttore Fracchiolla». L’allenatore evidenzia come la squadra abbia spesso concluso le gare con sei under in campo: un rischio calcolato, necessario per far crescere i giovani.
Sul tema playoff, Dionigi mantiene una linea prudente: «Prima viene la salvezza, sempre. Con l’umiltà si costruisce tutto il resto». La sosta arriva in un momento utile, dopo un solo punto in due gare: «Ad Avellino avremmo meritato di più. La pausa ci serve per recuperare energie e uomini».
Le cinque rimonte stagionali vengono interpretate come un segnale forte: «Non abbiamo mai sbagliato atteggiamento, a parte il primo tempo di Bolzano. Questo gruppo corre, lotta e si sacrifica». È un aspetto che Massimo Boccucci mette in rilievo sul Corriere dello Sport, a conferma della solidità mentale della squadra.
Significativo anche il derby vinto con il Modena: «È stato un esame di maturità. L’abbiamo vinto con intelligenza». In attacco, la forza del collettivo è evidente: «Abbiamo segnato con nove giocatori diversi. Non abbiamo bomber dal passato pesante, ma stiamo valorizzando tutto il reparto».
Tra i protagonisti, emerge Portanova: «Sta trovando maturità mentale e personale. Se razionalizza l’aspetto tattico, può andare oltre». E grande soddisfazione arriva anche dal portiere Motta: «È del 2005 e non sente la pressione. A volte evito di parlargli troppo per non disturbarlo».
Infine, Dionigi parla di Bonetti, rivelazione difensiva proveniente dalla Serie D: «Mi avevano chiesto di valutarlo in ritiro. Ha bruciato le tappe ed è un orgoglio, perché è reggiano come me»


