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Venezia, Tacopina furioso: "Disgustato, ma non mi sento ancora in C. Quel 'genio' di Balata..."

Venezia, Tacopina furioso: "Disgustato, ma non mi sento ancora in C. Quel 'genio' di Balata..."
Tacopina
© foto di Federico Gaetano
lunedì 10 giugno 2019, 10:30Primo piano
di Marco Lombardi

Al termine della sfida di ritorno dei playout con la Salernitana che ha sancito la retrocessione del Venezia in Serie C, Joe Tacopina, patron dei lagunari, è un fiume in piena: "Sono dieci anni che vivo il mondo del calcio italiano - le sue parole riprese da trivenetogoal.it -, lo amo, amo questo paese, le persone, questo sport; però è chiaro che è per motivi come questi se, oggi, ci sono delle persone che sono disgustate da quello che sta succedendo in Italia, in riferimento ovviamente anche agli investitori. Come vi ho ribadito più volte, ci avevano detto che eravamo salvi. Poi il Palermo è stato retrocesso, e poi qualcuno l’ha ributtato in mezzo, nonostante fosse evidente che avessero commesso illeciti importanti. E questo non è assolutamente possibile. E poi ci ha messo del suo quel genio del presidente della Lega di Serie B, che dice di essere un avvocato e se ne vanta, ma in realtà non conosce nemmeno i regolamenti della sua Lega, perché ha stabilito le date di questi playout praticamente scavalcando il suo stesso consiglio, quindi decidendo le date senza averlo convocato. E se torniamo indietro a mercoledì: noi siamo una delle società che si è battuta per avere il VAR sempre; ci mettono il VAR e poi succede quello che succede. Anche in questo caso, penso che sia stato un rigore abbastanza solare, ho rivisto più volte il video, ce l’ho qui sul mio telefono, se volete lo guardiamo insieme. E, per qualche ragione, l’arbitro non è andato a controllarlo. E poi, quando appunto metti delle regole, e queste non vengono rispettate, si tratta ovviamente di una cosa che dispiace molto e va a minare pesantemente la credibilità del calcio italiano”. Tacopina però non getta la spugna: "Noi non smetteremo di lottare. Adesso io non mi considero ancora in Lega Pro, in questo preciso momento. Devono succedere ancora un sacco di cose, il TAR si deve pronunciare, e poi, entro il 24 giugno, voglio vedere se il Palermo riuscirà ad iscriversi, con soldi veri...”.