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ESCLUSIVA TB - Spal, Viviani: "Clotet punta su di me, voglio ripagarlo. Serie B di alto livello, così c'è più gusto. Alessandria? Scontro diretto da non fallire"

ESCLUSIVA TB - Spal, Viviani: "Clotet punta su di me, voglio ripagarlo. Serie B di alto livello, così c'è più gusto. Alessandria? Scontro diretto da non fallire"
Viviani
© foto di Foto SPAL - Teodorini
sabato 13 novembre 2021, 08:00Le interviste di TB
di Marco Lombardi

Ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto Federico Viviani, centrocampista della Spal.

Dopo qualche stagione sfortunata sei tornato ‘al centro del villaggio’, Clotet ti considera un punto fermo.

“Sì, vengo da un paio di stagioni condizionate dai problemi fisici nelle quali, purtroppo, non sono riuscito ad esprimermi al meglio. Quest’anno il nuovo mister sta puntando forte su di me, dimostrando di credere nelle mie qualità e io sto cercando di ripagare nel migliore dei modi la sua fiducia. A dire il vero sono anche agevolato dal tipo di calcio che sviluppiamo, perché mi riconosco nel gioco aggressivo e offensivo voluto da Clotet, con il quale mi trovo perfettamente a mio agio. Se sto facendo bene è merito mio, ma il mister ci ha messo senza dubbio del suo”.

Giustappunto, che tipo di allenatore è Pep Clotet?

“Un tecnico molto moderno. Non ho mai avuto allenatori così, finora, e sono molto contento di poter lavorare alle sue dipendenze. Lavoriamo sempre con la palla e per un giocatore è la cosa più bella. I suoi allenamenti sono sempre improntati sul ritmo e l’altissima intensità. Lavoriamo tantissimo, ma siamo certi che questa è la via giusta per ottenere risultati importanti”.

Attualmente la classifica relega la Spal in zona playout: cos’è mancato finora?

“La classifica dice questo… Per come la vedo io, però, non essendo passato nemmeno un terzo di campionato ed essendo noi una squadra molto giovane e costruita in ritardo, in quanto molti giocatori sono arrivati dopo il ritiro e negli ultimi giorni di mercato, credo che abbiamo fatto anche tanto. Ripeto, siamo un gruppo giovane, che ha bisogno di crescere durante l’arco della stagione. Comunque abbiamo dimostrato di essere una buona squadra e di avere delle idee, al punto da mettere in difficoltà tante big (Parma, Monza, la stessa Cremonese prima della sosta…). Abbiamo intrapreso un percorso, seguiamo alla lettera il mister e sono convinto che, piano piano, lieviteremo sempre di più e ci toglieremo delle grandi soddisfazioni”.

Favorite per la promozione?

“Il Lecce sta facendo benissimo e dimostrando di meritare di stare lassù; i giallorossi sono una grande squadra e soprattutto hanno trovato la quadratura del cerchio. Poi il Brescia, un’altra grande. Ritengo anch’io che questo sia uno dei campionati di Serie B più difficili degli ultimi anni perché ci sono tantissime squadre attrezzate: Benevento, Cremonese… Monza e Parma hanno due rose eccezionali, malgrado finora non abbiano dimostrato il loro effettivo valore. È un campionato di altissimo livello, e quando è così c’è più gusto a giocare”.

Alla ripresa c’è l’Alessandria: una partita da non sbagliare.

“Sicuramente sarà una gara difficile perché è uno scontro diretto ma, soprattutto davanti ai nostri tifosi, non possiamo fallire. In casa, finora, abbiamo messo in difficoltà tutti; dovremo scendere in campo con l’atteggiamento di sempre per imporre i nostri ritmi e il nostro gioco. Per l’Alessandria, a Ferrara, non sarà di certo una passeggiata. È una partita importantissima e vogliamo vincere a tutti i costi”.

Dove può arrivare la Spal?

“Essendo noi una squadra molto giovane puntiamo alla salvezza, raggiunta la quale vedremo se sarà possibile alzare l'asticella… Noi più ‘vecchi’ dovremo essere bravi ad aiutare i meno esperti a crescere e a potersi esprimere nel migliore dei modi, perché quando un giovane sbaglia deve essere sì responsabilizzato ma non mortificato psicologicamente. Per ora, pensiamo a crescere partita dopo partita”.

Quanto è importante il supporto del presidente Tacopina?

“Fin dal suo arrivo si è sempre comportato benissimo con noi, anche dentro lo spogliatoio; non ci fa mai mancare il suo sostegno, malgrado il suo lavoro lo porti spesso negli Stati Uniti. Avere una proprietà straniera, nel calcio di oggi, non è facile; tanti tifosi possono essere indotti a pensare che i forestieri rilevino una società per fare soldi… Il nostro presidente, invece, ha dimostrato coi fatti di avere una grande passione per la Spal e per Ferrara e lo ribadisce ogni volta che giochiamo in casa, andando sotto la curva ed essendo sempre disponibile coi tifosi e con tutte le persone che gravitano intorno al mondo Spal. Da parte nostra, speriamo di regalargli grandi soddisfazioni”. 

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