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Cremonese, Zortea: "Dobbiamo dare tutto per raggiungere la salvezza"

Cremonese, Zortea: "Dobbiamo dare tutto per raggiungere la salvezza"TuttoB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 7 luglio 2020, 21:00Primo piano
di Christian Pravatà
fonte www.uscremonese.it

Difficile ed estremamente emozionante. Nadir Zortea descrive così la sua prima stagione vissuta da protagonista nel calcio professionistico. “All’ inizio ho giocato poco anche perché dovevo prendere confidenza con questo tipo di campionato – spiega l’esterno grigiorosso – Adesso però mi sto ritagliando uno spazio importante. Per quanto riguarda il gruppo, purtroppo abbiamo attraversato parecchie difficoltà e ora ci troviamo a dover dare tutto per raggiungere la salvezza”.

Soprattutto dall’arrivo in panchina di mister Bisoli Zortea si sta alternando nei ruoli di esterno basso e alto. “In realtà – confida – nasco come esterno alto, è a partire dalla Primavera che vengo impiegato come terzino. Personalmente mi adatto in entrambe le situazioni e anche se devo alternare la fascia destra a quella sinistra non mi faccio troppi problemi: penso di potermi esprimere bene anche se non gioco sul lato del mio piede forte”.

A destra a contendere la maglia a Zortea c’è Mogos, un punto di riferimento assoluto per la Cremonese nella passata stagione: “E’ davvero forte – commenta Nadir – da lui posso solo imparare e cercare di rubargli quello che ancora mi manca per crescere. E’ anche vero, però, che abbiamo caratteristiche diverse”.

Gettando lo sguardo sul campionato, Zortea analizza quelle che potrebbero essere le difficoltà del prossimo impegno, in programma a Livorno. “Non dobbiamo abbassare la guardia – dice – Come ripete spesso mister Bisoli partite così sono spesso delle trappole. Ci stiamo allenando duramente perché tutte le partite sono difficili e richiedono il massimo della concentrazione per ottenere i 3 punti”.

Zortea poi riavvolge il nastro e torna al momento del suo primo gol tra i professionisti, a Salerno: “Sono arrivato al limite dell’area, ho alzato la testa e ho notato il taglio di Parigini. A quel punto ho messo in mezzo un tirocross incrociato che non è stato toccato da altri. C’è stata un po’ di fortuna, ma sono andato a cercarmela. Quel gol mi ha fatto provare un’emozione enorme; ho anche sperato che potesse essere la rete della vittoria ma è andata diversamente. Al di là della beffa subita al 96’ resta una gioia che mai avevo provato”.