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Cagliari, Rastelli: "Promozione? Ancora un piccolo sforzo"

Cagliari, Rastelli: "Promozione? Ancora un piccolo sforzo"TuttoB.com
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
venerdì 15 aprile 2016, 21:00PRIMO PIANO
di Christian Pravatà
fonte www.cagliaricalcio.com

Alla consueta conferenza stampa di presentazione alla partita, il tecnico Massimo Rastelli è stato affiancato dal direttore sportivo rossoblù Stefano Capozucca. “L’allenatore non ha certo bisogno di balie o accompagnatori - ha precisato il ds - Rappresento la Società in un momento in cui il Cagliari è in difficoltà di risultati e nel quale si rincorrono le voci. Non c’è nessun scollamento, la Società è compatta, unita e vicina all’allenatore verso quello che è l’obiettivo principale: tornare nella categoria di appartenenza, come ci ha chiesto il presidente dal primo giorno di ritiro. Alcune frasi di Giulini nel corso di una intervista rilasciata in settimana ad un grande quotidiano sportivo sono state travisate e lui era molto rammaricato di questo”.

Parola a Rastelli: “La presenza del Direttore qui è la conferma che ho sempre sentito la vicinanza di tutte le componenti societarie. Siamo consapevoli che in questo momento i risultati non stanno arrivando, ma avevamo fatto talmente bene in passato da conservare un buon margine di vantaggio sulle terze e possiamo parlare di Serie A a portata di mano. Manca ancora un piccolo sforzo per conquistarla matematicamente”.

Situazioni infortuni: Di Gennaro non è riuscito a recuperare, Ceppitelli invece sì. Il difensore è convocato. “Ho a disposizione quattro difensori centrali, ma non importa chi sarà al top e chi no. Chiunque sceglierò dovrà dare l’anima, come i suoi compagni, per tornare alla vittoria. Domani più che il gioco conteranno i 3 punti".

Non come è accaduto ad Ascoli, quando il Cagliari ha trascorso l’intera partita accampato nella metacampo avversaria senza riuscire a sfondare. “In una partita secca può succedere di tutto. I ragazzi lo sanno bene, ecco perché abbiamo sempre preparato le gare come se fossimo inferiori agli avversari. Grazie a questa mentalità la squadra ha ottenuto grandi risultati. Siamo vivi, in partita commettiamo ancora delle ingenuità che abbiamo pagato a caro prezzo. Chiaramente le sconfitte possono minare le certezze acquisite. Il mio compito è lavorare sulla testa dei ragazzi, a volte sono troppo responsabilizzati. Devono giocare sciolti, con la mente libera, come è accaduto sino a qualche tempo fa. Siamo sempre noi, forti e compatti, uniti per raggiungere l’obiettivo prefissato ad inizio stagione. E se per tagliare il traguardo dobbiamo effettuare qualche piccolo sacrificio, come trascorrere due giorni in ritiro, lo facciamo volentieri”.

Il Brescia è una squadra pericolosa, fresca, giovane, sbarazzina. Il ricordo di quanto avvenuto all’andata (0-4 e l’infortunio di capitan Dessena) brucia ancora. “Quella partita segnò un po’ lo spartiacque della nostra stagione. Quel che è stato è stato: noi dobbiamo andare in campo soltanto pensando a vincere la partita. Il Brescia esprime un gioco frizzante, ha Mazzitelli che sta disputando un grande campionato e in avanti un attaccante sprecato per la categoria come Caracciolo”.

Il Cagliari però non può permettersi di guardare in faccia nessuno. “Dobbiamo ritrovarci, con la nostra forza individuale e mentale. Abbiamo dimostrato chi siamo: altrimenti non saremmo a questo punto della stagione con 11 punti di vantaggio sulle terze, squadre come Spezia e Bari che vantano organici quasi pari al nostro”.