Palermo, Le Douaron: "Conta solo il bene della squadra"
Due colpi alla testa in due partite, due sostituzioni forzate e, paradossalmente, sei punti pesantissimi per il Palermo. Jeremy Le Douaron ci scherza su oggi, ma la sequenza resta particolare. L’attaccante francese, intervistato dall’edizione locale de La Repubblica, è tornato così su quanto accaduto nelle ultime gare. “Direi che adesso posso sorriderci sopra, ma è stata una coincidenza davvero grottesca. A Empoli sentivo di potere rimanere in campo e continuare dopo la botta in testa, ma il mister aveva già scelto la sostituzione a prescindere. Alla fine conta solo il bene della squadra”.
Se i risultati hanno aiutato a sdrammatizzare, il percorso non è stato semplice. Il Palermo ha attraversato una fase di flessione, messa alle spalle – racconta Le Douaron – con lavoro e responsabilità condivise dentro lo spogliatoio. “Credo sia cambiato soprattutto l’atteggiamento collettivo, non ci siamo mai disuniti e abbiamo parlato di cosa non funzionava assumendoci le nostre responsabilità. Ora stiamo vedendo i frutti, c’è più intensità, più continuità e più fiducia”.
Lo sguardo poi si sposta sulla prossima tappa: la sfida al Barbera contro la Sampdoria, con un sogno che il numero 9 non prova nemmeno a nascondere. “Il Barbera pieno è qualcosa che ti rimane dentro, la spinta dei tifosi fa davvero la differenza. Speriamo di regalare una serata all’altezza della passione dei tifosi. Giocare in uno stadio così è un privilegio e se potessi scegliere un regalo di Natale vorrei continuare a sentire questa connessione con la città e con la squadra. Magari un gol decisivo da festeggiare sotto la curva, con 35 mila tifosi in piedi a urlare il mio nome”.


