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Giornale di Sicilia: "Brignoli: 'A Palermo ho lasciato il cuore, noi trattati come evasori. Bello rivedere i rosanero in B, ma la piazza merita di più'"

Giornale di Sicilia: "Brignoli: 'A Palermo ho lasciato il cuore, noi trattati come evasori. Bello rivedere i rosanero in B, ma la piazza merita di più'"TuttoB.com
Brignoli
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 2 dicembre 2022, 08:58Palermo
di Marco Lombardi

L’edizione odierna del Giornale di Sicilia ha intervistato Alberto Brignoli, doppio ex di Benevento-Palermo, in programma domenica al 'Vigorito'. 

Ecco un estratto delle dichiarazioni rese dal portiere, attualmente in forza ai greci del Panathinaikos, che torna sui trascorsi rosanero: «Ho lasciato un pezzo di cuore a Palermo, mi dispiace ancora per come è andata. Ci hanno trattato come degli evasori, come una squadra che nemmeno doveva esserci perché doveva fallire. Penso invece che abbiamo pagato più di quel che dovevamo pagare, pure vedendo come è andato il calcio. C’erano 40 milioni di debiti e se fossimo andati in A le cose sarebbero andare diversamente, avrebbero dovuto quantomeno farci finire il campionato e darci la chance di giocarcela. Poi le regole, se ci sono e sono giuste, devono essere uguali per tutti. Per me col Palermo, non è stato così. Secondo me è qualcosa che è andata oltre il calcio».

«La dinamica del fallimento mi fa pensare che fosse la manovra più comoda per rilevare il club. Noi con l’Aic avevamo una sorta di accordo, sapevamo che se avessimo fatto un percorso con loro si sarebbe potuta garantire quantomeno la continuità sportiva. La sensazione, nel vedere quel che è successo dopo, è che qualcuno avesse più convenienza nel farci fallire invece che mettere sul mercato la società prima del fallimento» [...]. 

«Palermo in B? Sicuramente fa piacere, ma la cadetteria è il minimo che meriti la piazza. Non conosco la nuova società ma se dietro c’è il City Group è sicuramente una società seria. Fa piacere rivedere il Palermo a questi livelli e mi ha fatto piacere vedere da lontano l’entusiasmo dello stadio pieno. Ai nostri tempi sicuramente ci è mancata un po’ di questa cosa, ma posso capire le persone. Sono state esasperate da anni di chiacchiere e fumo negli occhi» [...].