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Foschi: "Il Palermo ha perso male, c'è qualcosa che non va: non meritava la sconfitta contro una squadra non fortissima. Servono dirigenti con più personalità e grinta"

Foschi: "Il Palermo ha perso male, c'è qualcosa che non va: non meritava la sconfitta contro una squadra non fortissima. Servono dirigenti con più personalità e grinta"TuttoB.com
Foschi
© foto di FEDERICO SERRA
ieri alle 21:59Palermo
di Marco Lombardi

Il Palermo cade al 'Manuzzi' contro il Cesena e incassa la seconda sconfitta consecutiva. In tribuna era presente anche Rino Foschi, ex ds dei romagnoli e dei siciliani, di cui è stato anche presidente. Ai microfoni di ilovepalermocalcio.com, Foschi ha analizzato il momento delicato della squadra rosanero.

Oggi il Palermo ha beccato la sua seconda sconfitta consecutiva, contro il Cesena. Lei era al 'Manuzzi'. Che partita è stata?

«Una partita strana. Una partita che il Palermo ha perso molto male, non perché è stato sfortunato ma perché c’è qualcosa che non va. Non meritava la sconfitta. Ha pareggiato e poi subito un gol in modo strano, ha attaccato male. Ha giocato contro una squadra non fortissima, il pareggio poteva farlo benissimo, ha sbagliato troppo. Ho visto un ambiente un po’ particolare, un po’ strano in campo. Ho trovato anche un pubblico sfiduciato che contestava. Non è il Palermo che conosco io».

Quando dice 'strano' si riferisce a un fattore di testa o a livello tecnico?

«È un insieme di cose, perché il Palermo sulla carta è una buona squadra e ho visto delle prestazioni molto diverse, sono andato anche a Reggio Emilia quando hanno giocato con la Reggiana e ho visto qualcosa di simile a quella di oggi. Non riesco davvero a vedere una squadra che fa una classifica che merita e dovrebbe fare. Quindi c’è qualcosa che non va, è un insieme di cose, anche la gestione, anche la dirigenza, non vedo caratterialmente dirigenza all’altezza del Palermo. E mi fermo qui».

Che idea si è fatto dell’aspetto tecnico? Se consideriamo che l’anno scorso Corini aveva fatto addirittura meglio ed è stato cacciato…

«La mia risposta su Corini non avrebbe molta credibilità, perché gli voglio bene come un figlio, gli sono molto affezionato. Però sì, ha fatto meglio ed è stato cacciato. Quindi quando dico che per me il problema è un problema particolare che nasce da chi conduce, da una parte di dirigenza. Non voglio fare i nomi e cognomi. Sono gente che vedo, che guardo, ma che non stimo molto. Quindi il Palermo sicuramente merita un discorso diverso sul campo della dirigenza».

Come ha notato lei stesso, i tifosi sono sfiduciati da questo campionato. Cosa vuole dire loro?

«Oggi a Cesena sono venuti, hanno fatto chilometri, li ho visti. Ce n’erano tanti in tribuna, molti non li hanno fatti entrare. Però molti, quelli che abitano al Nord, sono tutti entrati là in curva. Cosa dobbiamo dire? Il Palermo è il Palermo. Se il Palermo perde due partite consecutive e in questo modo qui, hanno giustamente contestato. Io penso che la piazza meriti personaggi con più personalità e più grinta sul piano dirigenziale».

Ma secondo lei, qualora dovesse arrivare ai playoff, avrebbe qualche chance?

«I playoff sono un terno al lotto. Il Palermo se li giocherà un gradino sotto rispetto agli altri, ma saranno un campionato a parte. Il Palermo ha pure preso Pohjanpalo, che è un attaccante importante, ma oggi neanche lui ha fatto molto bene. Non riesco a capire come mai il Palermo si trovi in questa situazione, c’è stato un momento in questa stagione in cui vedevo un Palermo diverso. Per me era un discorso facile. Si vede che invece nulla è facile, perché c’è anche da considerare la gestione».

 

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