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Padova, Andreoletti: “In queste sfide guardare la classifica è un errore. La Samp ha una delle rose più forti della B”

Padova, Andreoletti: “In queste sfide guardare la classifica è un errore. La Samp ha una delle rose più forti della B”TuttoB.com
Oggi alle 18:30Padova
Redazione Milano
fonte Www.padovaclcio.it

Mister Matteo Andreoletti alla vigilia di Padova-Sampdoria:

Dici Padova vs Sampdoria e il pensiero va subito a una sfida contro una squadra di grande blasone: guardando però la classifica, può essere letta anche come uno scontro diretto per la salvezza?

Non dobbiamo guardare la classifica, sia per quanto è corta ma anche perché ad oggi non rispecchia il valore reale delle squadre. Dal punto di vista dei valori sono secondi a poche squadre nel campionato, non dobbiamo fare l’errore di pensare non siano forti, ma non credo accadrà.

Ad un certo punto tutti pensano che la Sampdoria possa dare una svolta al suo campionato: speriamo non cominci da Padova.

Quando penso alle squadre sotto di noi non conto la Sampdoria perché so cosa rappresenta per il calcio italiano, la piazza che è e conosco i loro valori: spero però che la rincorsa che faranno non parta da Padova.

Non hanno ancora vinto fuori casa: sono numeri di cui tenere conto?

Iniziano a delinearsi delle gerarchie nel campionato e cominciamo a capire l’andazzo generale. Se la Sampdoria, nonostante i loro valori, sta lì in fondo alla classifica è perché sta avendo dei problemi e noi dobbiamo essere bravi a sfruttare le loro lacune, ma non dobbiamo pensare di essere i favoriti. Loro sono la Samp e noi lo scorso anno eravamo in C.

Come sta il Padova? Come arriva a questa partita?

Ci arriva bene, abbiamo fatto tre risultati positivi di fila, che per me non cambiano la fiducia rispetto a prima ma possono aiutare la squadra. Rientra Pietro Fusi e perdiamo Harder, dunque sappiamo chi giocherà. Abbiamo avuto un piccolo problema con Favale che domani non ci sarà e forse nemmeno a Palermo. Torna Jonathan Silva, un rientro per noi molto importante: è fuori da molto, ma si è allenato bene e per noi, magari a gara in corso, è un rientro significativo.

Anche l’anno scorso la Sampdoria aveva un valore di rosa tra i migliori del campionato, ma senza il “caso Brescia” sarebbe retrocessa: quest’anno sembra ripetersi la stessa situazione. Al di là dei punti in sé, secondo te meritano questa classifica?

Sia all’interno dei risultati che nelle prestazioni sono molto altalenanti, alternano sprazzi di gioco super positivi e momenti di grande difficoltà. In trasferta le loro difficoltà sono oggettive. Sono felice che domani anche sugli spalti ci sarà un grande spettacolo e so che i tifosi del Padova non si faranno trovare impreparati. Dobbiamo cercare di colpirli nelle loro difficoltà.

Visto l’avversario, la Sampdoria è una squadra che cerca di farla la partita: ci dobbiamo aspettare un Padova versione trasferta? Metà dei loro gol li ha segnati Coda, ma hanno altri giocatori importanti. Cosa dobbiamo aspettarci?

L’80% dei loro gol arriva nel secondo tempo, sono i primi per recuperi nella metà campo avversaria, amano spingere, fare la partita e essere aggressivi. Non credo siano Coda-dipendenti: hanno grandi giocatori come Barak, Pafundi, Cherubini, che abbinano grande esperienza a giovani molto interessanti. Per questo credo usciranno dalle sabbie mobili, ma noi domani dobbiamo dare il massimo. Deve essere un onore anche per il Padova giocare contro squadre di questo tipo.

C’è da lavorare ancora sulla parte offensiva per il Padova? Come hai visto il Papu, stai pensando a riproporlo dall’inizio?

Non dobbiamo mai perdere l’equilibrio: tatticamente trovando il giusto compromesso, potremmo essere più offensivi, ma a che prezzo? Oggi abbiamo un buon equilibrio e dobbiamo stare attenti. Certo possiamo essere più pericolosi, ma non credo dipenda dal numero di attaccanti. Papu ha caratteristiche uniche, vuole la palla sotto pressione e riesce ad innescare la profondità. In questo momento però l’ossatura della squadra non va cambiata. Papu gioca titolare, ha fatto un’ottima gara con la Reggiana e per noi è un giocatore fantastico: la sua individualità e qualità alza molto il nostro livello.

Analizzando la classifica, la vostra è molto bella: meritate di essere lì? Si può provare a guardare in alto?

La classifica è bellissima, ma non siamo a maggio. Io ragiono sull’oggi e non sul futuro. Stiamo lavorando bene e stavamo lavorando bene anche quando abbiamo fatto due sconfitte consecutive. Non dobbiamo commettere l’errore di pensare a qualcosa che non sia la salvezza. Non ha senso crearci false aspettative: stiamo scoprendo cosa serve a noi per restare in questa categoria e una delle nostre caratteristiche principali è l’umiltà. Se poi alla penultima di campionato la classifica sarà questa, guarderemo anche in avanti, ma la B è un campionato dove da una partita all’altra passi da essere fenomeni a una squadra scarsa. Conosciamo i nostri pregi e dobbiamo limitare i nostri difetti: la classifica lasciamola perdere.

Bacci e Pastina?

Non sono ancora pronti. Vedremo per Palermo se ha senso convocarli, visto che poi c’è la pausa. Per ora nulla.