Monza, Thiam: "Non possiamo nasconderci. Io pararigori? Studio molto, ma è un segreto. Bianco uomo vero. E sulla Nazionale..."
Intervista a Demba Thiam, estremo difensore del Monza capolista della Serie B, sulle colonne della rosea.
Di seguito un estratto.
«A questo punto non ci si può nascondere, a patto però di continuare a lavorare passo dopo passo. La strada è ancora lunghissima. I margini di miglioramento ci sono e vanno esplorati con umiltà», afferma il portiere ex Juve Stabia.
Il Monza può crescere ancora? «Siamo un gruppo perfetto, ci vogliamo bene, c’è armonia nello spogliatoio e giochiamo divertendoci. Il primo pensiero dovrebbe essere sempre quello: divertirsi».
Nel campionato di Serie B, osserva Thiam sulla Gazzetta dello Sport, le previsioni hanno senso solo se divise in tre fasi: da inizio stagione alla pausa di novembre, dalla ripresa allo stop di marzo e la lunga volata primaverile. «Non dobbiamo mai pensare di essere primi, ci sono difficoltà continue, il torneo è equilibrato e ci possono essere sorprese».
Sul suo arrivo in Brianza, Thiam spiega che la scelta è stata reciproca: «Avevo altre squadre interessate, ma ho voluto il Monza con decisione, così come la società ha voluto me. Ringrazio tutti per l’opportunità, in primis Baldissoni e Burdisso».
Molto forte il rapporto con Bianco: «È un allenatore completo che ascolta tutti e cerca il confronto. Prima di essere un tecnico è un uomo vero».
Alla domanda su cosa lo renda più orgoglioso tra il miglioramento con i piedi e l’essere un pararigori, Thiam risponde: «Per la prima cosa, perché ho svolto allenamenti supplementari per riuscirci».
Sui rigori, scherza: «Studio molto, ma è un segreto…».
Sulla nazionale senegalese: «È una conseguenza. Se gioco bene col Monza, è più facile che mi convochino».


