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RdC - Modena, Defrel: "Fame di vittoria e gruppo formidabile"

RdC - Modena, Defrel: "Fame di vittoria e gruppo formidabile"TuttoB.com
Defrel in maglia gialloblù
© foto di Federico Serra
Oggi alle 09:20Modena
Marco Lombardi

"Defrel: 'Fame di vittoria e gruppo formidabile'", titola il Resto del Carlino. 

L’attaccante svela il segreto di questo Modena che fa sognare: "Anche chi entra dalla panchina fa bene come chi è uscito".

 

Intervista di Alessandro Bedoni de il Resto del Carlino a Gregoire Defrel, attaccante del Modena. Di seguito un estratto.

 

[...] Un anno fa l’arrivo a Modena...

"Bisoli mi aveva chiamato, anche il direttore Catellani mi aveva fatto capire che il Modena mi voleva fortemente. Avevo anche altre offerte, anche all’estero, ma io vivevo a Modena già dai tempi del Sassuolo e sapevo come si sta bene e come si... mangia bene qui. Quando vengono gli amici a trovarmi dalla Francia la trovano davvero bella come città".

Parliamo di quest’anno. Vede più un Defrel decisivo già da inizio gara o che nell’ultima mezz’ora può... ‘spaccare’ la partita?

"All’inizio pensavo di più alla seconda ipotesi, poi in questa stagione mi sto allenando bene sin dall’inizio e sono pronto a giocare da subito. Anche se da attaccante amo fare gol, prima di quello però per me viene la prestazione e sono felice quando la gente a fine gara mi applaude". Un anno fa penultimi, oggi secondi. Ve lo aspettavate?

"Forse dall’inizio no. Poi si è creata un situazione molto bella, il mister ha fatto grandi cose creando una mentalità vincente e ci fa allenare molto forte. Non siamo lì davanti per caso. Poi c’è un gruppo bellissimo, già durante il ritiro si è visto, siamo tutti uniti. E poi, in partita, quando vedi che entra qualcuno dalla panchina, siamo contenti perché sappiamo che farà bene come chi è uscito".

Quattro francesi in prima squadra. Oltre a lei, Beyuku, il franco congolese Nador e soprattutto Massolin. A volte non si capisce come un ragazzo di quasi due metri come Yanis sappia trattare così bene il pallone...

"È impressionante, quando è arrivato pensavo che avesse più che altro corsa e fisico. Poi quando gli ho visto toccare la palla... può diventare un grande giocatore, ha anche una bella visione di gioco, ogni volta è entrato bene. E come me ha il papà originario della Martinica. Tra noi francesi ci frequentiamo anche fuori, per loro sono come un fratello maggiore, mi chiamano scherzando... ‘l’anziano’, però so che parlano sempre bene di me e sono contento".

Ora la sosta...

"Ci vuole, ma spingeremo in allenamento anche in queste due settimane".