Modena, l’ad Rivetti: “Non è ancora chiuso il discorso salvezza e nemmeno quello playoff”

Si è conclusa da pochi minuti la conferenza stampa dell’ad sport Matteo Rivetti. Di seguito i principali passaggi delle sue dichiarazioni:
“Sono qui per dire che siamo estremamente delusi e incazzati per queste ultime prestazioni, dispiace per i tifosi che avevano riempito il Braglia nel derby e anche a Carrara ci hanno seguito in tanti. E’ giusto che ognuno si prenda le proprie responsabilità, io in primis in qualità di responsabile dell’area sportiva, il direttore, lo staff e tutti i giocatori. Adesso però non è il momento di fare bilanci, ci sarà tempo a fine stagione: dobbiamo solo pensare alle ultime due partite, nelle quali vogliamo vedere una reazione e soprattutto onorare questa maglia”.
“La squadra sicuramente vorrà dimostrare che è arrabbiata, in quattro giorni abbiamo compromesso tanto ma ci aspettano due partite importanti, non è ancora chiuso il discorso salvezza e nemmeno quello playoff. Con i ragazzi e con lo staff c’è un confronto quotidiano ma le due sconfitte in quattro giorni sono quasi inspiegabili per tutti“.
“Penso che, a livello sportivo, la crescita sia rappresentata dall’accesso ai playoff. La volontà del club era quella di migliorare: siamo una proprietà ambiziosa, non ci accontentiamo di arrivare a metà classifica. Questo anno è stato difficile, lo dimostrano i fatti: abbiamo dovuto cambiare l’allenatore dopo 11 giornate, mister Mandelli ci tengo a ringraziarlo perchè ha preso la squadra in un momento molto delicato, si è messo a disposizione e fino alla settimana scorsa stavamo facendo un buon campionato. Mandelli si è rivelato una scelta giusta, tra gli allenatori subentrati in B è quello che sta facendo meglio, lo dicono i numeri“.
“Capisco benissimo la delusione dei tifosi, ma chiedo loro di starci vicino fino alla fine del campionato. Sono due partite importanti, da Brescia arriveranno in tanti e sono in zona playout: se loro come anche altre realtà come Sampdoria e Salernitana hanno ancora il tifo che li aiuta e li spinge, anche noi chiediamo al nostro pubblico di starci vicino come ha sempre fatto”.
“Ho sentito parlare di società poco presente e senza ambizioni, non condivido che passi il messaggio che solo chi parla in pubblico è ambizioso. Siamo sempre presenti qui tutte le settimane sia io che il presidente, voglio trasmettere all’ambiente che non parlare in maniera costante non deve essere interpretato come un sintomo di scarso interesse. E’ nel nostro stile, come famiglia e proprietà siamo abituati a parlare poco e lavorare tanto, sarà sempre così”.