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ESCLUSIVA TB - Tosi: “Bari signora squadra, curioso di vedere la Reggina. Serie A? Parma in pole. Che rimpianti Ronaldo e Vidic. Su Alvini e la Regia…”

ESCLUSIVA TB - Tosi: “Bari signora squadra, curioso di vedere la Reggina. Serie A? Parma in pole. Che rimpianti Ronaldo e Vidic. Su Alvini e la Regia…”TuttoB.com
Al centro Tosi
giovedì 13 ottobre 2022, 16:40Le interviste di TB
di Marco Lombardi

Ai microfoni di TuttoB.com, è intervenuto Doriano Tosi, già ds tra le altre di Modena, Parma, Padova e Reggiana.

Il ‘suo’ Modena appare in netta ripresa, dopo un avvio piuttosto complicato.

“L’ho visto tre volte e recentemente sono stato ospite di una Tv di Modena; ritengo che la squadra, prima delle ultime due vittorie consecutive, avesse una classifica inferiore alle potenzialità perché dispone di una buona struttura e gioca un calcio adatto alla Serie B. Probabilmente ha pagato un po’ l’impatto con la nuova realtà, l’inesperienza di alcuni giocatori; ci sta un periodo di adattamento alla categoria superiore”.

La Spal riparte da De Rossi. Non crede che sia una scommessa avventata, considerato che da tecnico è un neofita?

“La risposta è difficile… Potrebbe fare benissimo, così come viceversa andare incontro a problemi di inesperienza. Da giocatore era abituato a calcare i campi della Serie A e a giocare le Coppe internazionali; la B è un’altra cosa. Oltretutto quest’anno il campionato cadetto è difficilissimo, seppur bellissimo”.

La sorprende di più vedere Reggina e Bari in cima alla classifica o Pisa e Como nei bassifondi?

“Il Bari, che ho visto a Parma, non mi sorprende affatto; è una signora squadra, infarcita di giocatori con entusiasmo. Sabato, invece, andrò a vedere la Reggina dal vivo. Ad ogni modo, mi sembrano due squadre forti. Del resto, quest’anno individuare 8-10 compagini in lotta per la A e 4 che dovranno retrocedere in C sarà molto difficile… Ora in coda troviamo formazioni che, a mio parere, sono destinate ad uscirne fuori; credo che Pisa, Como, Palermo e Perugia non scenderanno. Detto questo, la B è bellissima, per certi versi anche più intrigante della A”.

Dovesse spendere un nome in chiave promozione?

“Direi Parma. Avendo ‘capito’ la categoria e potendo contare su un allenatore molto bravo come Fabio Pecchia, credo che i crociati raggiungeranno l’obiettivo. Certo, sulla carta Genoa e Cagliari sono le grandi favorite, ma finora non hanno avuto costanza di rendimento; bisognerà vedere a febbraio dove saranno… Mentre il Parma ha una regolarità di risultati importante, che in B fa la differenza”.

Cambiamo argomento. In passato ha dichiarato che il suo più grande rimpianto è non aver portato il giovane Cristiano Ronaldo a Parma. Conferma?

“Sì, fu nell’estate del 2003, noi avevamo appena ceduto Mutu al Chelsea e c’era questa possibilità, nonostante il Parma attraversasse un momento delicato. All’epoca Arrigo Sacchi era il direttore dell’area tecnica, io il direttore sportivo e Cesare Prandelli l’allenatore di una squadra composta da giocatori fortissimi. Ricordo che Ronaldo aveva già allora molte richieste, ma con lo Sporting Lisbona avevamo parlato e c’erano tutti i presupposti per chiudere; finchè non irruppe il Manchester United con un’offerta superiore… Siamo stati a un passo anche da Vidic, ma in quel caso fummo noi a dover rinunciare: quattro mesi dopo, il Parma venne risucchiato nel ‘calderone’ Parmalat…”.

Crede che Max Alvini riuscirà ad evitare l’esonero a Cremona? La sua panchina appare appesa ad un filo esilissimo.

“Non lo so… Dipenderà dalle prossime due partite, contro Spezia e Sampdoria. D’altro canto una partenza complicata era preventivabile, le neopromosse in Serie A hanno difficoltà enormi il primo anno. E poi i tanti stranieri arrivati all’ultimo, non parlando la lingua italiana, necessitano giocoforza di tempo per essere inseriti nel contesto della squadra. Diciamo che qualche scusante c’è”.

Nella passata stagione ha sfiorato l’immediato ritorno in Serie B con la Reggiana, quest’anno come vede i granata?

“C’è meno entusiasmo, ma il valore della squadra è più o meno lo stesso: hanno tolto un po’ di qualità per dare più gamba. L’anno scorso la Reggiana comandava il gioco, oggi è più verticale. Comunque è la squadra più forte del girone B di Serie C: si giocherà la promozione con Entella e Cesena, ma alla fine sono convinto che riuscirà a salire direttamente, anche perché non c’è più un competitor formidabile come il Modena. Che malgrado il nostro campionato sensazionale riuscì a beffarci, anche un po’ fortunosamente, per soli 2 punti”.  

In estate il suo nome era stato insistentemente accostato al Catanzaro. Ora qualcosa bolle in pentola?

“No, al momento seguo il calcio ma non sono assatanato. Devo ammettere che ho anche qualche annetto, però se capita l’occasione giusta sono pronto a tornare in pista. Quanto al Catanzaro, confermo i contatti e sarei andato molto volentieri ma avrei dovuto stabilirmi là; purtroppo ho qualche problema familiare che mi impedisce di allontanarmi troppo dall’Emilia. Diciamo che sarei arrivato fino a Pescara…”.