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ESCLUSIVA TB - Sudtirol, De Col: "Salvezza archiviata, ora alziamo l'asticella. Il gruppo la nostra forza, rinati con Bisoli. Primo gol in B? Emozione unica. In caso di promozione..."

ESCLUSIVA TB - Sudtirol, De Col: "Salvezza archiviata, ora alziamo l'asticella. Il gruppo la nostra forza, rinati con Bisoli. Primo gol in B? Emozione unica. In caso di promozione..."
venerdì 10 marzo 2023, 08:30Le interviste di TB
di Marco Lombardi

La forza di un gruppo granitico, i meriti di Bisoli e un sogno non più irrealizzabile. Ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto Filippo De Col, esterno destro del Sudtirol rivelazione del campionato cadetto.  

Giunti a questo punto della stagione, non potete più nascondervi: il secondo posto non è utopia...

“Siamo quarti in classifica a dieci giornate dalla fine e di certo non ce l’aspettavamo. Assolutamente. Adesso dobbiamo pensare a una partita alla volta, cominciando dal Parma prossimo avversario. Fin dall’inizio la nostra forza è stata quella di focalizzarci su un obiettivo a breve termine per poterne raggiungere poi uno più importante. Archiviato il discorso salvezza, vogliamo toglierci ulteriori soddisfazioni…”.

Il gruppo è la vostra forza. Come si è creata l’alchimia perfetta?

“Siamo un gruppo unito composto da 30 ragazzi, ivi compresi quelli che sono andati via, tra i quali si è subito creato un legame fortissimo, perchè solo un collettivo coeso e compatto poteva rialzarsi dal momento difficile vissuto a inizio stagione. Qui tutti danno il loro contributo: chi gioca 90’, chi 45’, chi entra negli ultimi minuti, chi non entra affatto e rimane in panchina ma è il primo ad abbracciarti al termine della partita. Da questi piccoli particolari si evince la nostra forza”.

Quanto c’è di Bisoli in questa straordinaria cavalcata?

“Tantissimo. Dopo le prime tre partite, eravamo col morale a terra… Quando è arrivato il mister ci siamo guardati negli occhi, poi lui ha tenuto un discorso di un’ora e mezza alla squadra nel quale si è soffermato non tanto sull’aspetto tecnico, quanto piuttosto sui nostri valori umani. Da allora sono trascorse 25 giornate di campionato e posso affermare con certezza che Bisoli ha saputo trasmettere tanto sul piano caratteriale e tecnico-tattico, creando tra di noi un’unione incredibile e permettendoci di andare in campo consapevoli di chi siamo e che possiamo vincere contro tutti, a patto di sacrificarci per il compagno. Perché è questo che lui ci chiede: che non venga mai a mancare lo spirito di abnegazione nei confronti della squadra e, soprattutto, della maglia”.

Come ti trovi nell’inedito ruolo di esterno di centrocampo?

“Mi trovo bene ovunque il mister mi schieri. Metto a disposizione sua e dei miei compagni le mie qualità, che sono corsa e spirito di sacrificio. In carriera ho ricoperto più ruoli senza alcun problema, la duttilità nel calcio moderno è un valore aggiunto”.

Dopo una lunga militanza in Serie B, contro il Frosinone hai trovato il primo gol tra i cadetti: cos’hai provato?

“Mi sono detto che era ora (ride, ndr). Sicuramente è stata un’emozione grandissima, perché il gol ti ripaga dei sacrifici fatti. Di occasioni ne avevo avute, però segnare in casa, davanti alla mia famiglia e alla mia fidanzata, contro la capolista è stata una gioia incredibile”.

Cosa avete detto all’eroico supertifoso che, in un turno infrasettimanale, vi ha seguito a Benevento rappresentando da solo l’intera tifoseria biancorossa?

“Siamo rimasti stupiti vedendo che nel settore ospiti c’era solo lui. A fine partita gli abbiamo chiesto cosa l’avesse portato a sobbarcarsi circa 1.700 km (tra andata e ritorno) per raggiungere Benevento e ci ha risposto che si era preso due giorni di ferie per vedere la partita, poi Masiello e Zaro lo hanno premiato regalandogli una maglietta e un pantaloncino del match, mentre capitan Tait gli ha stretto la mano. Per noi è stato importantissimo vedere anche una sola persona rappresentare tutta la nostra tifoseria in una partita così importante; la vittoria in parte è dedicata a lui”.

Nella passata stagione mister Bisoli festeggiò la salvezza del Cosenza recandosi in pellegrinaggio al santuario di Paola; tu hai in mente qualcosa di particolare in caso di promozione?

“Con alcuni compagni pensavamo di tingerci i capelli di biondo (ride, ndr)… Non lo so, meglio non dire niente al mister…”.    

   

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