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ESCLUSIVA TB - Reggina, Di Chiara: "Tornare era la mia priorità. Contenti del primo posto, ma la strada è lunga. A Pisa con umiltà per fare bottino pieno"

ESCLUSIVA TB - Reggina, Di Chiara: "Tornare era la mia priorità. Contenti del primo posto, ma la strada è lunga. A Pisa con umiltà per fare bottino pieno"TuttoB.com
Di Chiara
© foto di Andrea Rosito
giovedì 8 settembre 2022, 08:00Le interviste di TB
di Marco Lombardi

Ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto Gianluca Di Chiara, terzino sinistro della Reggina capolista della Serie B in condominio con Brescia e Frosinone.

Cosa ha rappresentato per un palermitano come te affrontare e battere i rosanero?

“È sempre emozionante giocare contro la squadra di cui si è tifosi. Però sono un professionista e in quanto tale quando sono sceso in campo ho pensato solo alla Reggina”.  

Il 3-0 finale è una dimostrazione di forza indiscutibile…

“Abbiamo sfoderato un’ottima prestazione al cospetto di un avversario forte, ma la strada è ancora lunga; dobbiamo pensare step by step, partita per partita, a cominciare dalla trasferta di sabato in quel di Pisa”.

Straordinario anche il pubblico del ‘Granillo’ (oltre 13mila presenze con il Palermo)…

“Sappiamo che i nostri tifosi sono il dodicesimo uomo in campo: non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno e ci danno una spinta pazzesca”.

In estate hai fatto di tutto per tornare a Reggio Calabria, malgrado avessi altre richieste…

“È vero, era la mia priorità. Ammetto che all’inizio, non essendo chiaro quale sarebbe stato il destino della società, nutrivo qualche riserva; poi però con l’avvento del patron Saladini e di mister Inzaghi tutti i dubbi sono svaniti ed è stato facile scegliere la Reggina”.  

Appunto, com’è cambiata la società rispetto alla precedente gestione?

“Ci sono state tante novità… Il patron non ci fa mancare niente, è sempre presente e ci trasmette tanta carica; noi faremo di tutto per renderlo felice”.

E invece com’è lavorare con Pippo Inzaghi?

“Ho già avuto il mister a Benevento, sebbene solo per un paio di settimane perché poi cambiai squadra. Lui ti fa stare sempre sul pezzo, è ‘maniacale’ nel lavoro e molto esigente. Io e i miei compagni siamo a sua completa disposizione, in quanto c’è bisogno di tutti per cogliere risultati importanti; la compattezza del gruppo deve essere la nostra forza”.

Tre vittorie nelle prime quattro di campionato e un primo posto sorprendente. Dove vuole arrivare la Reggina?

“Siamo contenti di questo avvio, è innegabile, ma allo stesso tempo consapevoli di non aver fatto ancora nulla perché la Serie B, e soprattutto quella di quest’anno infarcita di grandi squadre, è complicatissima; bastano un paio di risultati negativi per azzerare tutto. Quindi restiamo coi piedi piantati per terra”.

Quali le favorite per la promozione in Serie A?

“Difficile pronunciarsi ora… Comunque direi Genoa, Parma, Cagliari e lo stesso Palermo, tutte squadre importanti inserite nel contesto di un campionato equilibratissimo in cui i dettagli fanno la differenza”.

Sabato vi attende un delicatissimo testacoda in casa del Pisa, in grande difficoltà e con la panchina di Maran diventata bollente…

“Sarà sicuramente una partita complicata, su un campo ostico. Loro vivono un momento difficile e fa impressione vederli in fondo alla classifica, considerato che vengono da una finale playoff, sia pure persa contro il Monza. Detto questo, andremo là con la massima umiltà per giocarci le nostre carte e cercare di uscire dall’’Arena Garibaldi’ con il bottino pieno, consci però che ci aspetteranno col coltello tra i denti”.