Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B ascolibaribresciacatanzarocittadellacomocosenzacremoneseferalpisalòleccomodenapalermoparmapisareggianasampdoriaspeziasudtirolternanavenezia

ESCLUSIVA TB - Pescara, Memushaj: "Ripartenza? Ci fosse la volontà di tutti... De Zerbi mi ha insegnato tanto, Reja un padre. Sogno di tornare in A"

ESCLUSIVA TB - Pescara, Memushaj: "Ripartenza? Ci fosse la volontà di tutti... De Zerbi mi ha insegnato tanto, Reja un padre. Sogno di tornare in A"TuttoB.com
Memushaj
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
domenica 3 maggio 2020, 09:00Le interviste di TB
di Marco Lombardi

Speranze, sogni, rimpianti. Di questo e altro ha parlato Ledian Memushaj, centrocampista del Pescara e della nazionale albanese, intervenuto ai microfoni di TuttoB.com. 

Ritieni che ci siano ancora i margini per portare a termine la stagione?

"Si può fare, se c'è la volontà di tutti... Sarebbe nell'interesse dell'intero sistema. Certo, il protocollo di sicurezza andrebbe rivisto e snellito per renderlo sostenibile".

Facciamo un passo indietro. L'8 marzo, a Benevento, siete scesi in campo con le mascherine: che sensazioni si respiravano in quei giorni?

"C'era un'aria stranissima. Eravamo consapevoli che qualcosa stava per succedere. La situazione in seno alla squadra era poco chiara... Tredici giocatori e anche membri dello staff sono stati male. Troppi per essere una banale influenza. A maggior ragione considerato che alcuni miei compagni presentavano sintomi simili a quelli del virus. Eravamo tutti preoccupati perchè non sapevamo a cosa saremmo andati incontro. Scendendo in campo con le mascherine abbiamo voluto lanciare un segnale...".

Cambiamo argomento. Come ti trovi con mister Legrottaglie?

"Bene. E' una brava persona. Abbiamo avuto poco tempo per lavorare insieme, ma c'è sintonia".

In passato sei stato alle dipendenze di un tecnico, Roberto De Zerbi, oggi in grande ascesa. Che ricordi hai della tappa di Benevento?

"A livello di squadra fu un'esperienza negativa perchè al termine della stagione retrocedemmo in Serie B. Del mister, invece, conservo un ottimo ricordo. E' un tecnico molto bravo e preparato. Mi ha insegnato tanto...".

Restiamo in tema di allenatori. Il tuo rapporto con Gianni De Biasi e Edy Reja, succedutisi alla guida di un'Albania che ha toccato traguardi mai raggiunti prima.

"Con De Biasi abbiamo condiviso qualcosa di indimenticabile. Lo sento spesso. Noi del gruppo che ha preso parte agli Europei del 2016 siamo molto legati. Anche con Reja abbiamo fatto un grande cammino. Persona squisita, cui si può volere solo bene. E' come un padre".

Sempre nel 2016 hai conquistato la promozione in Serie A col Pescara. Tra i tuoi compagni di squadra figurava anche un giovanissimo Lucas Torreira. Avresti mai pensato di vederlo qualche anno dopo all'Arsenal?

"Quell'anno la nostra rosa era imbottita di grandissimi giocatori: Lapadula, Verre, Caprari, Mitrita, Valoti, Mandragora... Lo stesso Donnarumma, che poi fu ceduto. Gente che sta facendo una grande carriera. Sicuramente una delle squadre più forti della Serie B degli ultimi anni. Torreira era solo un ragazzino, ma già si intuiva tutto il suo potenziale. Poi alla Sampdoria è sbocciato, trovando in Giampaolo l'allenatore perfetto per esaltare le sue caratteristiche".

Hai dichiarato che il tuo sogno è riportare il Delfino in Serie A.

"Sì, rivivere quei fasti sarebbe fantastico. Ne parlavo proprio qualche giorno fa con Fiorillo e Bruno. Mi piacerebbe tanto assaporare un'altra volta l'emozione di calcare i campi del massimo campionato".

Rimpianti?

"Uno solo. Aver dovuto ritardare l'arrivo tra i professionisti a causa di magagne burocratiche che hanno ostacolato il tesseramento. In fondo però anche le stagioni tra i dilettanti mi hanno aiutato a crescere. Quindi va bene così".  

 

 

 

 

 

 

...