Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B ascolibaribresciacatanzarocittadellacomocosenzacremoneseferalpisalòleccomodenapalermoparmapisareggianasampdoriaspeziasudtirolternanavenezia

ESCLUSIVA TB – Criscitiello: “La B alla deriva. Caliendo ha rovinato Modena. Avellino, Rastelli fenomeno. Abodi? Ne parleremo tra tre mesi”

ESCLUSIVA TB – Criscitiello: “La B alla deriva. Caliendo ha rovinato Modena. Avellino, Rastelli fenomeno. Abodi? Ne parleremo tra tre mesi”
venerdì 20 febbraio 2015, 12:49LE INTERVISTE DI TB
di Christian Pravatà

La serie B rischia di cadere a pezzi e in pochi lanciano l’allarme. La Redazione di TuttoB.com ha contattato, in esclusiva, il Direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb, Michele Criscitiello.

In passato Criscitiello ha lanciato attacchi frontali al sistema, in molti lo hanno seguito ed osannato mentre altri lo hanno etichettato solo come “il marito della sorella del Presidente del Novara”. La battaglia post ripescaggio ha lasciato il segno, prima che si smorzassero i toni.

Direttore, cosa ne pensi di quello che sta succedendo a Modena?

“Credo che Caliendo fosse, in passato, un grande procuratore ma essere proprietario di un club comporta altre difficoltà. Caliendo ha puntato la serie A, come se fosse una questione di vita o di morte, e adesso che ha capito che in A non ci andrà non sa bene da quale porta uscire. Mi raccontano cose assurde da Modena. I canarini devono solo pensare a salvarsi, perché in queste condizioni se non sei abituato a quelle posizioni rischi seriamente fino all’ultimo. Ho grande stima in Novellino e Taibi ma, oggettivamente, qualcuno ha sbagliato e quel qualcuno è Caliendo. Gli aiuti politici non hanno dato grandi frutti. La B è alla deriva. Lo scorso anno sono state iscritte squadre con milioni e milioni di debiti ed altre non hanno ancora fornito le giuste garanzie. Gli stadi sono fatiscenti e vecchi ma soprattutto vuoti. E qualcuno pensa a fare i progetti social più che sociali. I calciatori vanno in piazza a spazzare in centro, si fanno una foto e la postano su twitter; i problemi sono risolti. Le società non arrivano alla prima settimana del mese e nessuno indaga sulle crisi passate di Bari e Brescia, sul Varese che sta saltando e sul salvataggio in extremis del Bologna”.

E il tuo Avellino?

“Sono felicissimo per la mia squadra del cuore. Per la mia città e per mio padre che ogni settimana si danna per l’Avellino. Taccone ha i meriti di aver portato la squadra dalla D alla soglia dei play off in B. Credo, tuttavia, che Taccone abbia basato un progetto non sulla solidità societaria ma sul singolo. Mi spiego: l’Avellino non ha strutture e non ha un settore giovanile. Il vero artefice di questi tre anni è, oggettivamente, Massimo Rastelli. Con squadre pagate solo con i contributi è riuscito a fare grandi cose. Rastelli è un predestinato. Persona seria e grande allenatore. Motivatore numero 1. Merita la serie A. E’ il mio preferito e può portare l’Avellino molto molto in alto grazie al suo lavoro. Spero che questa favola continui, perché la città merita la serie A”.

Ci dai il tuo parere sull’operato del Presidente di Lega, Andrea Abodi?

“No! Ho fatto a me stesso una promessa: fino a fine maggio non avrei mai più parlato di Abodi. Quando lo tornerò a fare, credo, che qualcuno dovrà dare delle spiegazioni, questa volta concrete. Carta canta, o meglio, canterà…”

Altre notizie Le interviste di TB