ESCLUSIVA TB - Calori: "Parma, è quasi fatta. Cremo-Palermo da tripla. Pisa, davanti manca qualcosa. La Samp dovrà adattarsi. Su Romero..."
Il Parma che 'vede' la A, la lotta per il secondo posto, il Citta in crisi, lo Spezia in ripresa e un gioiellino che avrebbe fatto bene anche tra i cadetti. Di questo e altro ha parlato mister Alessandro Calori, in esclusiva per TuttoB.
Parma a +9 sulle terze: Serie A virtualmente in cassaforte?
“Pecchia sta dando continuità al lavoro iniziato l’anno scorso. La squadra dispone di tanti giocatori giovani di grandissima qualità: tecnicamente è la migliore della Serie B. Certo, 9 punti sono un margine di vantaggio ragguardevole ma c’è ancora da aspettare”.
Cremonese-Palermo, match clou del week-end, mette di fronte la difesa meno perforata e il secondo attacco più prolifico del torneo: chi vede favorita?
“In una partita secca può succedere di tutto… La Cremonese ha trovato grande continuità, mentre il Palermo, che già era forte, è diventato più completo dopo il mercato di gennaio; entrambe si giocheranno il secondo posto con Como e Venezia. Detto ciò, è una gara indecifrabile, da tripla: non c’è un favorito”.
Cittadella reduce da 5 ko consecutivi e in crisi: forse i granata stavano viaggiando al di sopra delle loro possibilità?
“Hanno fatto un percorso molto interessante, tanto da arrivare a ridosso delle primissime posizioni, ma probabilmente, sì, sono andati al di là di ogni più rosea aspettativa. E comunque una flessione può capitare a tutti: sono cali che ci stanno nell’arco di una stagione”.
Pisa altalenante, sempre sospeso tra aspirazioni playoff e incubo playout: al netto degli infortuni, era lecito attendersi qualcosa di più dai nerazzurri?
“Faticano a segnare, nonostante nell'ultimo periodo abbiamo aumentato il bottino di reti. E non sono mai riusciti a entrare in zona playoff. Penso che manchi qualcosa là davanti… Ma col rientro di tutti, il Pisa potrà fare un buon rush finale”.
Cresce lo Spezia, dopo una prima parte di stagione letteralmente disastrosa…
“Ha pagato lo scotto della retrocessione, ritrovandosi ultimo in classifica. Quando scendi dalla A sei costretto a fare i conti con un ambiente depresso, ma devi rialzarti prontamente e calarti in una realtà completamente diversa: serve umiltà, convinzione e un cambio di mentalità per non risvegliarsi in cattive acque. È pur vero che talvolta, pur giocando bene, lo Spezia non ha còlto i risultati che avrebbe meritato… Adesso però i liguri sono in serie positiva da 4 turni, comprensivi di due vittorie, e si sono un po’ risollevati. Certo, c’è ancora tanto da fare ma la strada imboccata è quella giusta. Fermo restando che, per organico, lo Spezia ha tutte le possibilità di trarsi in salvo”.
Dopo l’ultima giornata, la lotta per non retrocedere pare aver allargato la platea delle squadre coinvolte: anche la Samp (+2 sulla zona playout) ora non può dirsi al sicuro.
“Sì, la Serie B è un campionato in cui con tre vittorie ti ritrovi nei playoff e con un paio di sconfitte nei playout. Da marzo in poi comincerà il campionato vero: chi recupererà tutti gli effettivi e sarà in condizione potrà fare bene. Quanto alla Samp, dovrà lottare per venire a capo di una situazione delicata, adattandosi a un campionato di sofferenza”.
Tra i suoi colleghi di Serie B chi la sta maggiormente impressionando?
“Il Parma capolista ha una precisa idea di gioco: si vede chiaramente la mano di Pecchia, che ha trovato la quadra. Anche Vanoli sta facendo molto bene a Venezia”.
Lei che lo ha allenato nella Primavera della Lazio, come avrebbe visto in B Luka Romero, ora nella Liga all’Almerìa, obiettivo svanito di almeno un paio di squadre di prima fascia (Como, Venezia…)?
“È partito dall’alto, essendo un 2004. Credo che avrebbe potuto fare bene in Serie B, ma ha preferito la Spagna. Comunque ha tutto il tempo per emergere perché è nato per giocare a calcio. Romero è un brevilineo dotato di un grande bagaglio tecnico: deve fare il suo percorso, trovare la giusta collocazione in campo e avere fiducia in sé stesso”.