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ESCLUSIVA TB - Breda: "Reggina? Se prendi il 'giro' sbagliato... Spal e Crotone delusioni; Vicenza, margine di errore minimo. Nessun contatto con il Cosenza"

ESCLUSIVA TB - Breda: "Reggina? Se prendi il 'giro' sbagliato... Spal e Crotone delusioni; Vicenza, margine di errore minimo. Nessun contatto con il Cosenza"TuttoB.com
Breda
giovedì 30 dicembre 2021, 19:00Le interviste di TB
di Marco Lombardi

Ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto Roberto Breda, già tecnico, tra le altre, di Reggina, Latina, Ternana, Perugia, Livorno e Pescara.

Condivide la decisione della Lega B di stoppare il campionato?

"Erano tante le squadre penalizzate... Il risultato di una partita dev'essere frutto di una competizione equilibrata, per cui giusta la sospensione allorquando interviene per impedire che venga alterata la regolarità del campionato. Certo, ora le squadre dovranno sobbarcarsi un tour de force di partite, ma non era possibile fare diversamente".

Dopo un avvio di stagione esaltante, la Reggina ha subito un crollo marchiato da 7 ko consecutivi e sfociato nell'esonero di Aglietti. Che idea si è fatto?

"La Serie B è un po' questa, possono verificarsi fasi contrastanti anche nella stessa stagione. La Reggina era partita forte, tanto da raggiungere anche il secondo posto; nessuno poteva immaginare le difficoltà che sarebbero subentrate. Ma se prendi il 'giro' sbagliato, poi fatichi a venirne fuori. Probabilmente oltre ai risultati sono mancate anche le prestazioni". 

In fondo alla classifica la situazione del Vicenza appare disperata. Ritiene che il Lane possa quantomeno arpionare i playout?

"Mancano ancora molte partite, perchè c'è un intero girone da disputare, però i punti in cascina sono pochissimi; servirà stravolgere la media fatta registrare finora. Il mercato, sotto questo aspetto, può venire in soccorso, in quanto i nuovi innesti potrebbero portare entusiasmo e dare la scossa. Certo, il margine di errore, adesso, è minimo perchè il distacco dalla zona salvezza è notevole".

Iachini è l'uomo giusto per risollevare il Parma, grande delusione, a oggi, del campionato? 

"Se guardiamo al suo curriculum sì, perchè in B ha vinto più campionati di tutti. E' andato a stravolgere un progetto tattico completamente diverso e ci sono giocatori, anche forti, le cui caratteristiche non si adattano a questo nuovo corso. Il mercato servirà ad inserire le pedine funzionali al credo di Iachini e a liberare chi si sente escluso dal progetto". 

Deludenti anche Spal e Crotone, entrambe invischiate nella bagarre salvezza.

"Sì, parliamo di squadre che, come organico, avrebbero dovuto fare un campionato radicalmente diverso. Sono però situazioni parzialmente differenti: la Spal ha ringiovanito tutto, mentre il Crotone ha sì rinnovato, ma anche mantenuto diversi giocatori della Serie A; i pitagorici rischiano addirittura di fare il doppio salto all'indietro. Il fatto è che la Serie B di quest'anno poggia su un grandissimo equilibrio, si evince dalla classifica e dalle rose delle squadre, che presentano tutte valori molto importanti; basta poco per ritrovarsi sotto. Detto questo, in piazze come Ferrara e Crotone, che hanno visto la Serie A, bisogna riaccendere l'entusiasmo e se i risultati non arrivano l'ambiente si deprime". 

Qual è la squadra che più l'ha impressionata?

"Forse il Pisa, che non ci aveva abituato a questa continuità. La società toscana ha lavorato sottotraccia e concluso operazioni molto intelligenti. La squadra è dotata di grande fisicità, che in B paga sempre, e dispone di un attaccante fortissimo quale Lucca".  

A proposito del 'golden boy' Lucca: è già pronto per la A?

"Deve ancora dimostrare qualcosa in Serie B... Ha anche avuto una piccola flessione recentemente, ma è giovane e deve pensare a fare bene quest'anno tra i cadetti. Chi l'ha avuto però gli riconosce un grande merito: migliora ogni anno". 

Le sue favorite per la promozione?

"Le cinque là davanti (Pisa, Lecce, Cremonese, Benevento e Brescia). Arduo sbilanciarsi su chi potrà prevalere, perchè tutte sono allo stesso livello e hanno un ottimo ruolino di marcia. Dipenderà anche dal mercato, dalla capacità di inserire qualche elemento in grado di innescare il salto di qualità". 

Prima che il Cosenza scegliesse Occhiuzzi, si era fatto anche il suo nome per il dopo Zaffaroni...

"No. Ho letto le voci che mi accostavano alla panchina rossoblù, ma non c'è stato alcun contatto".

 

        

 

 

 

  

  

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