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ESCLUSIVA TB - Breda: "Genoa, fai in fretta o diventa dura. Como, avvio condizionato dalla vicenda Gattuso. Cosenza, ancora tu ma nessun contatto”

ESCLUSIVA TB - Breda: "Genoa, fai in fretta o diventa dura. Como, avvio condizionato dalla vicenda Gattuso. Cosenza, ancora tu ma nessun contatto”TuttoB.com
Breda
venerdì 25 novembre 2022, 08:30Le interviste di TB
di Marco Lombardi

Ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto Roberto Breda, già tecnico tra le altre di Reggina, Latina, Ternana, Perugia e Livorno. 

Come spiega le grandi difficoltà incontrate dalle tre retrocesse dalla Serie A? Problemi di adattamento alla categoria o c’è dell’altro?

“Dopo una retrocessione l’ambiente è sempre un po’ depresso. Peraltro si tratta di piazze importanti, alcune delle quali hanno fatto la Serie A per tanti anni, di conseguenza diventa difficile calarsi nella mentalità di un campionato tostissimo come quello cadetto; perché un conto è salvarsi in Serie A, un altro dover vincere per forza in B. Detto questo, il Genoa ha più possibilità rispetto al Cagliari e, a maggior ragione, al Venezia di agganciare uno dei primi due posti, però bisogna fare in fretta altrimenti diventa dura…”.

È il Sudtirol la rivelazione del campionato?

“Al momento sì, ma in B basta poco per svoltare o precipitare. All’inizio della stagione il Sudtirol sembrava la vittima sacrificale, poi con l’arrivo di Bisoli in panchina ha cambiato passo, inanellando una serie straordinaria di risultati positivi. Questa è la dimostrazione che la figura del tecnico è molto importante”.  

Il Frosinone capolista è sufficientemente attrezzato per arrivare in fondo?

“Secondo me sì, perché è una società abituata a disputare questo tipo di campionati. Grosso è un bravo tecnico, che ha fatto tesoro delle esperienze degli anni passati, e il direttore Angelozzi lo reputo un 'fenomeno', avendo vinto a La Spezia e in altre piazze importanti. Ci sono tutti i presupposti per fare bene: la squadra gioca un buon calcio e dispone di un’identità ben marcata”.

Strano vedere laggiù il Como grandi firme…

“L’avvio difficile è dipeso in gran parte dalle vicissitudini di Gattuso che hanno condizionato tanto la squadra impedendole di acquisire una precisa identità. Certo, i nomi sono importanti ma, come dimostrano Genoa e Cagliari, non sono tutto e la B, specie questa, è un campionato che non aspetta nessuno”.  

Quanto potrà influire il mercato di gennaio sul prosieguo della stagione?

“Certamente è importante perché permette di colmare le lacune, ma se manca un’identità di squadra le difficoltà restano. In altri termini, tutte, chi più e chi meno, faranno mercato, ma non tutte ne trarranno giovamento”.

Le favorite per la promozione?

“Non saprei… Come ogni anno la B è terribile. Frosinone e Reggina sono quelle più avanti a livello di identità, però mi aspetto qualcosa di più dal Genoa, piuttosto che dal Cagliari e da altre squadre che, attualmente, sono attardate”.

A Cosenza ogniqualvolta cambia l’allenatore circola il suo nome per la successione. Ci sono stati contatti?

“Hai detto bene (ride, ndr), è una giusta osservazione, ma non c’è mai stata una vera e propria trattativa”.

Chi vince i Mondiali?

“Simpatizzo per la Spagna. Luis Enrique è spettacolare, persona vera e fuori dagli schemi nonostante le batoste che ha ricevuto dalla vita. Spero vincano le Furie Rosse”.

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