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ESCLUSIVA TB - Alessandria, Prestia: "Noi allergici al pareggio? Solo casualità e inesperienza. La fascia di capitano una gratificazione, mister Longo un condottiero"

ESCLUSIVA TB - Alessandria, Prestia: "Noi allergici al pareggio? Solo casualità e inesperienza. La fascia di capitano una gratificazione, mister Longo un condottiero"
Prestia
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 17 dicembre 2021, 08:00Le interviste di TB
di Marco Lombardi

Ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto Giuseppe Prestia, capitano e colonna dell'Alessandria

Al ‘Granillo’ un’affermazione roboante: dove finiscono i meriti dell’Alessandria e cominciano i demeriti della Reggina?

“Non è mai facile vincere al Sud, oltretutto su un campo caldo come Reggio Calabria. È vero che loro venivano da quattro sconfitte consecutive, ma noi siamo stati aggressivi e determinati al punto da vincere tutti i duelli. Forse la Reggina ha avuto il torto di prenderci un po’ sottogamba”.

Tre punti pesantissimi che vi hanno consentito di scavalcare il Cosenza e allargare la platea delle squadre invischiate nella bagarre salvezza.

“Tre punti fondamentali, che aumentano le nostre convinzioni; ma restiamo coi piedi per terra perché il campionato è ancora lungo e ci sono tante altre montagne da scalare per raggiungere la salvezza”.

Un passo indietro. L’avvio di stagione, contrassegnato da 5 ko di fila, è stato piuttosto traumatizzante per voi: avete pagato lo scotto del salto di categoria?

"Sì, la differenza tra la C e la B si è fatta sentire; però non ci ha mai messo sotto nessuno. Peraltro all’inizio, Ascoli a parte, abbiamo affrontato tutte le attuali prime della classe: Benevento, Pisa, Brescia e Lecce”.

L’Alessandria non conosce mezze misure, i numeri evidenziano l’allergia al pareggio (appena 2 in 17 gare): una casualità o piuttosto il frutto di una mentalità improntata a giocare sempre per i tre punti?

“Ritengo sia un mix di casualità e inesperienza. Delle nostre dieci sconfitte, almeno tre avrebbero potuto essere tranquillamente pareggi; penso ad esempio al rocambolesco ko in rimonta di Lecce, dove eravamo in vantaggio fino all’86’. Mentre l’1-1 di Perugia e, soprattutto, quello casalingo col Frosinone, quando fummo ripresi da Charpentier al 97’, ci hanno penalizzato oltremodo. Avremmo certamente meritato qualche punto in più che ci avrebbe dato slancio in classifica”.

Hai ritrovato la Serie B dopo qualche anno di assenza: com’è cambiata la cadetteria?

“C’è molta più ‘fantasia’, vedo tante squadre imbottite di giocatori di qualità. Certo, anche in passato c’erano attaccanti importanti (Cacia, Paulinho, lo stesso Dionisi che gioca tutt’oggi…), ma il livello qualitativo si è alzato molto e tutte le squadre provano a giocare”.

Cosa significa per te indossare la fascia di capitano?

“È il coronamento del lavoro svolto in questi quattro anni ad Alessandria, una gratificazione cercata, voluta e conquistata. I tifosi grigi sanno quanto tengo alla maglia, che sento mia, e alla città”.

Mister Longo valore aggiunto…         

“É il condottiero di un gruppo di ragazzi che si allenano ogni giorno per raggiungere la salvezza. Ci motiva, ci allena, e noi lo seguiamo alla lettera in tutto e per tutto”.

Nel mentre si avvicina il rientro di Marconi, è salito alla ribalta ‘Joker’ Corazza, già in doppia cifra in fatto di gol.

“Simone è un attaccante forte e finora ha fornito un grande contributo. Ma con il rientro di Michele, che ha finalmente scontato la lunga squalifica, il reparto avanzato adesso è più completo”.

Domenica al ‘Moccagatta’ arriva il Parma, grande delusa, finora, del campionato.

“Sta avendo problemi di adattamento alla Serie B, ma la squadra è fortissima: quasi tutti i giocatori hanno oltre 100 presenze in Serie A. Sarà un banco di prova importante per cercare di dare continuità al blitz di Reggio Calabria”.  

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