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ESCLUSIVA TB - Juve Stabia, Piscopo: "Che carica il ritorno al Menti. Primo gol in B emozione unica. Noi in vetta? Fa piacere, ma l’obiettivo resta la salvezza. Pagliuca decisivo. Pugilato che passione”TuttoB.com
Piscopo
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
domenica 8 settembre 2024, 08:00Le interviste di TB
di Marco Lombardi

ESCLUSIVA TB - Juve Stabia, Piscopo: "Che carica il ritorno al Menti. Primo gol in B emozione unica. Noi in vetta? Fa piacere, ma l’obiettivo resta la salvezza. Pagliuca decisivo. Pugilato che passione”

Le Vespe ai piedi di Kevin Piscopo. Protagonista indiscusso dell’exploit della matricola Juve Stabia, capolista invitta della Serie B in coabitazione con Pisa e Spezia, il trequartista di Vercelli si è raccontato ai microfoni di TuttoB.

Cosa significa per voi tornare al Menti, dopo l’esilio di Piacenza?

“Castellammare è casa nostra e poter tornare a giocare al Menti ci riempie di emozioni e ci dà quella carica in più che solo il nostro stadio può trasmetterci”.   

Il ruolo di trequartista è quello più congeniale alle tue caratteristiche, malgrado tu nasca attaccante?

“Lì mi trovo a mio agio perché posso occupare più zone del campo in fase offensiva”.

Contro il Mantova hai siglato il tuo primo gol in Serie B, categoria che avevi già assaggiato con Spal ed Empoli: che campionato hai ritrovato?

“Il primo gol in B è un’emozione unica, a maggior ragione perché, sì, in precedenza avevo solo assaggiato la cadetteria. Quest’anno invece sono pronto a mettermi in gioco, consapevole che la qualità ed il livello di questo campionato è molto alto”.

Avresti mai immaginato una Juve Stabia in vetta alla classifica, seppur in condominio, dopo 4 giornate?

“No, ed è una piacevolissima sensazione. Ma noi non guardiamo la classifica, pensiamo partita dopo partita e lavoriamo sodo per rendere al meglio”.

È mister Pagliuca il valore aggiunto?

“Sicuramente è grazie a lui se siamo riusciti a realizzare i nostri obiettivi di squadra (si veda la promozione dalla C) e personali. Con il suo sapiente lavoro ha permesso al gruppo di crescere dal punto di vista umano e tecnico”.

Un passo indietro. A Carrara hai avuto per compagni Ciccio Tavano e Massimo ‘Big Mac’ Maccarone, poi come allenatore Totò Di Natale: da chi di loro hai assorbito maggiormente?

“È stato un onore giocare con Tavano e Maccarone e poi avere come miste Di Natale. Ho cercato di carpire il meglio da ognuno di loro, ascoltandone tutti i consigli. Il bello del calcio è avere la possibilità di confrontarsi con professionisti di alto livello da cui c’è sempre da imparare qualcosa”.  

Come nasce la passione per il pugilato?

“La boxe mi ha sempre appassionato perché è uno sport con gradi valori, come il rispetto, e che richiede un notevole impegno fisico e mentale”.

Quali sono gli obiettivi della squadra? E, invece, i tuoi in particolare?

“La Juve Stabia punta alla salvezza, da conquistare attraverso un campionato giocato al massimo e lavorando a testa bassa giornalmente. Quanto a me, l’obiettivo è migliorare sempre di più dando tutto me stesso”.