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Max Tonetto: "Mio figlio Mattia si allena in giardino"

Max Tonetto: "Mio figlio Mattia si allena in giardino"TuttoB.com
© foto di Alberto Fornasari
domenica 22 marzo 2020, 22:00Frosinone
di Christian Pravatà
fonte Tuttofrosinone

microfoni del Corriere della Sera racconta come sta vivendo questi giorni: "Le immagini che arrivano dal nord Italia, dove la situazione è più grave rispetto a Roma, ci fanno capire quanto sia importante rimanere in casa e rispettare le indicazioni che ci vengono date".

Come sta vivendo questa reclusione forzata?

"Siamo passati da una vita frenetica, dove non c’è mai tempo per fare tutto, a una fase in cui stiamo riscoprendo l’importanza della famiglia e delle piccole cose. Noi siamo in cinque in casa e non ci annoiamo, cerchiamo di essere bravi a condividere spazi comuni 24 ore al giorno. Per adesso sta andando bene, ma mi manca uscire e vedere le persone care. Io a Trieste ho gran parte della mia famiglia, siamo tutti in apprensione".

Ha un figlio, Mattia, che gioca nella Primavera del Frosinone: è difficile tenerlo a freno?

"Si è dovuto fermare anche lui, e non vede l’ora di ricominciare: per adesso è qui in casa che si allena in giardino tutti i giorni".

Crede che la situazione inizialmente sia stata sottovalutata?

"Vedendo quello che sta succedendo in giro per il mondo, mi sembra che siamo tra quelli che hanno preso più di petto la situazione. Credo che altri paesi avranno conseguenze più gravi, avendo sottovalutato il problema".

Secondo Lei i campionati e le coppe riprenderanno?

"Avendo rinviato gli Europei, forse c’è ancora lo spazio per chiudere in quest’estate".

Alcune società spingono per far riprendere gli allenamenti. Il presidente dell’Assocalciatori, Damiano Tommasi, ha detto che sarebbe pericoloso e insensato: lei che cosa ne pensa?

"Sono sempre molto vicino al pensiero di Tommasi, che ragiona sempre per il bene collettivo e mai per interessi personali. Se c’è un minimo rischio per i calciatori, come per tutte le altre categorie, bisogna aspettare".

Higuain e Neymar sono fuggiti in Sudamerica: quale esempio sono per tutti quelli che, invece, rispettano le regole?

"Se ne parla perché sono famosi ma io credo che siano solo due ragazzi che vogliono stare vicini alle loro famiglie, col rischio però di trovare una situazione peggiore rispetto a quella italiana".

Si sta ragionando sul taglio degli stipendi per i calciatori.

"È corretto prenderlo in considerazione, se poi con quei soldi si potessero aiutare gli ospedali saremmo tutti molto felici".