Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B avellinobaricarraresecatanzarocesenaempolifrosinonejuve stabiamantovamodenamonzapadovapalermopescarareggianasampdoriaspeziasudtirolveneziavirtus entella
TMW Scommesse

Pedullà: "Anzichè scusarsi, Magalini spieghi com'è possibile passare da Caserta a Vivarini..."

Pedullà: "Anzichè scusarsi, Magalini spieghi com'è possibile passare da Caserta a Vivarini..."TuttoB.com
Alfredo Pedullà
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 10:41Flash news
Marco Lombardi

Alfredo Pedullà, noto giornalista ed editorialista di Sportitalia, ha rivelato di ricevere «messaggi diretti e indiretti in quantità industriale» da tifosi di diverse piazze, tra cui Bari, e ha espresso una critica netta alla gestione societaria dei biancorossi.

«Aurelio De Laurentiis ha talmente tante qualità che non ha bisogno delle mie parole per intuire che una piazza così va sostenuta con un management di livello, altrimenti si affoga nella mediocrità», ha scritto Pedullà, evidenziando l’importanza di scelte dirigenziali adeguate per evitare ulteriori passi falsi.

Il giornalista ha poi definito «senza senso» le scuse del direttore sportivo Magalini dopo il ko di Empoli: «Potrebbe farlo anche l’edicolante sotto casa a Poggiofranco». Per Pedullà, più delle scuse conta la coerenza nelle scelte tecniche, e su questo fronte la critica diventa ancora più severa.

Il passaggio da Fabio Caserta a Vincenzo Vivarini, secondo Pedullà, sarebbe frutto di un ragionamento errato basato sui successi ottenuti in coppia a Catanzaro: «Magalini dovrebbe spiegare come sia possibile passare da Caserta a Vivarini soltanto perché aveva in mente quei risultati». Una decisione che, per il giornalista, ripete vecchi errori già visti nella carriera di Vivarini, richiamato a Pescara «dopo aver perso a Bari uno spareggio per andare in B».

Pedullà conclude sottolineando l’urgenza di non ripetere più gli stessi sbagli: «Più che chiedere scusa per una sconfitta umiliante, bisognerebbe non ripetere gli stessi errori, uno dietro l’altro e in fotocopia».