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La Repubblica: "Bufera sugli arbitri. La Figc provò a cacciare D'Onofrio"

La Repubblica: "Bufera sugli arbitri. La Figc provò a cacciare D'Onofrio"TuttoB.com
Gravina
martedì 15 novembre 2022, 09:59Flash news
di Marco Lombardi

“La bufera sugli arbitri. La Figc provò già a cacciare D’Onofrio. Il procuratore tramava per favorire o bloccare la carriere dei fischietti”, scrive La Repubblica oggi in edicola. 

L’Aia sapeva. L’Associazione italiana arbitri sapeva da luglio che il suo procuratore, Rosario D’Onofrio, intratteneva consulenze “private” con un guardalinee che invece avrebbe dovuto indagare. E ha deciso di non fare nulla. Il narcos che dai domiciliari gestiva le udienze sulle condotte disciplinari degli arbitri italiani, è il protagonista di sei file audio registrati da un ex guardalinee, Robert Avalos. Saputo di questi audio, il presidente della Federcalcio Gravina era già intervenuto. Denunciando il caso alla Procura federale. E suggerendo all’Associazione arbitri di rimuovere un procuratore che si era comportato in quel modo. Ma l’Aia, nemmeno dopo che D’Onofrio è stato indagato dalla Procura della Federcalcio ha pensato di sostituirlo. Anzi.

Eppure in estate quelle registrazioni erano finite sui cellulari di tutti i guardalinee d’Italia, e da lì alla Commissione degli arbitri. Quindi, ai vertici dell’Aia. File in cui il procuratore d’Onofrio, nome di battaglia “Rambo”, suggeriva a Avalos che comportamenti tenere. Cosa fare. E come “colpire” i designatori, che a suo dire lo avevano eccessivamente penalizzato. In lunghissime telefonate, che Avalos ha registrato e di cui Repubblica ha potuto ascoltare il contenuto, sembrava incoraggiare il guardalinee poi dismesso a denunciare dei comportamenti dolosi degli osservatori che avevano valutato le sue partite: «Parliamoci chiaro, da come si stanno muovendo la vogliono far fuori». A quel punto, era pronto a suggerire una strategia: «Se lei si vuole tutelare, purtroppo deve creare un po’ di caos». E quale fosse la sua idea di caos lo spiegava direttamente: «Lei deve scrivere un esposto che venga inviato alla procura…Lei fa questo e basta, poi me la vedo io». Tutto ruotava intorno a una valutazione che Avalos aveva ricevuto per il suo rendimento in campo ed era stata abbassata dopo che lui aveva mandato un messaggio notturno imputando ai designatori e agli organi di valutazione tecnica di averlo valutato troppo negativamente. Il giorno dopo, il voto della sua partita era sceso di un punto: modificare un voto, se ci fosse stato un errore materiale di inserimento, sarebbe possibile.