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GazzSport - Fabio e Pippo, i ragazzi di Lippi in Serie A

GazzSport - Fabio e Pippo, i ragazzi di Lippi in Serie ATuttoB.com
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ieri alle 14:00Flash news
di Angelo Zarra

Hanno festeggiato la promozione a pochi giorni di distanza, come quei ciclisti che passano il traguardo in parata: Fabio Grosso e Pippo Inzaghi. Due eroi del Mondiale 2006 che vivranno in Serie A la stagione del ventennale dei Berlino. In comune anche la filosofia dell’arco che li ha resi saggi. Grosso la imparò da Serse Cosmi che, a Perugia, gli propose di diventare terzino. Fabio era un 10 senza spunto e senza futuro. Più tiri indietro la corda nell’arco, più la freccia va lontano, gli spiegò Serse. Quel passo indietro lo trasformò nell’ultimo, epico, rigorista di Berlino. 

GLI ALTRI DEL 2006 - La lezione gli servì per calibrare la rotta da mister: quattro anni nelle giovanili della Juve e due in B (Bari, Verona). Sei anni di studio, senza fretta, prima del debutto in A. Pippo no. Dalle giovanili del Milan alla prima squadra. Frenetico come in area di rigore. Ma, dopo la mancata conferma, tira indietro la corda dell’arco: a Venezia in C. E, dopo ogni delusione in A (Bologna, Benevento, Salernitana), sempre un passo indietro in B (Benevento, Brescia, Pisa). Una paziente umiltà che ha fruttato tre promozioni. Oggi che sono tornati al vertice, sono ricchi della stessa, preziosa, gavetta. Quella che manca a Pirlo, partito dalla Juve, e a De Rossi, arrivato quasi subito alla Roma. Cannavaro arranca, Gilardino cerca una nuova sfida. Gattuso ringhia in Croazia, Oddo prova a evitare la D (Milan Futuro), in D Amelia, che conosce la saggezza dell’arco, sta facendo bene (Sondrio). Marcello Lippi li segue con affetto. Nel ventennale di Berlino, vorrebbe riunirli tutti in Serie A, come fosse il ritiro di Duisburg.