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Gazzetta di Mantova - Buongiorno Mantova, la B è tua! E sia solo un punto di partenza

Gazzetta di Mantova - Buongiorno Mantova, la B è tua! E sia solo un punto di partenzaTuttoB.com
Il presidente Piccoli
lunedì 8 aprile 2024, 08:54Flash news
di Marco Lombardi

"Buongiorno Mantova, la B è tua. E sia solo un punto di partenza", titola la Gazzetta di Mantova. 

Il sogno impossibile del doppio salto dalla D è realtà e ripaga un popolo biancorosso che non ha mollato per 14 anni Miracolo targato Piccoli, capolavoro tecnico di Botturi e Possanzini. E la squadra può far bene anche in cadetteria.

l sogno impossibile è realtà. Sì, il miracolo sportivo di un doppio salto dalla D nato la scorsa estate dopo una retrocessione amarissima e cullato per mesi dal popolo biancorosso, che ci ha creduto fin dall’inizio, si avvera in una dolce sera di aprile. L’urlo «serie B!», mentre il Padova china il capo a Lumezzane, esplode davanti alle tv e poi fluisce nelle strade come un fiume in piena che rompe gli argini. E in stereo la gioia esplode anche in Brianza, con la squadra in hotel a Giussano per la sfida di Meda dove stasera ritroverà i suoi tifosi per una festa che andrà avanti tutta notte.

Un urlo tenuto in gola 14 anni

Quasi non sembra vero. È un urlo atteso 14 anni da chi pianse lacrime amare ad Ancona per la perdita della cadetteria e si ritrovò pochi mesi dopo tre categorie più in basso a sfidare... l’Insubria. Da allora pochissime gioie (due promozioni dalla D, l’affannoso approdo alla C unica) e tante, tantissime delusioni e umiliazioni. Con 8 presidenti alternatisi in Viale Te prima dell’arrivo di Filippo Piccoli, un fallimento, salvezze in extremis... Questa B ha un sapore particolare per chi ricorda il gelo di Cologno al Serio, Olginate o Pedavena, per chi ha conosciuto Tamai, Noale, Villa Valle, San Mauro Pascoli e tanti altri ridenti paesini. Per chi ha ingoiato il 2-0 dal Cjarlins Muzane o il 5-2 ai playoff di D ad Arzignano. E a maggior ragione non ha mollato dopo lo 0-6 in casa col Padova, il 5-0 di Novara e tante altre mazzate. Ha un sapore speciale per tutti quelli che c’erano, perché i protagonisti cambiano e passano ma il cuore pulsante del Mantova è sempre lì.

Gli eroi del 2024

Un sapore speciale questo giorno l’ha però anche per gli “eroi” dell’impresa. A partire dal presidente Piccoli, che giurò riscossa in lacrime dopo il tonfo in D ed è stato di parola costruendo qualcosa di unico e impensabile, fino all’ultimo collaboratore Acm. Chi c’è sempre stato, come il “totem” Ballardini o l’infaticabile Tarabori, per chi è tornato come Marocchi, per chi ha vissuto gioie e dolori come la responsabile marketing Rizzi e per chi è arrivato al momento giusto, come il tifosissimo team manager Marchesi e il mago della comunicazione De Rosa. Nominarli tutti è impossibile, l’applauso è collettivo.

Il capolavoro di Botturi e Possanzini

Bisogna però soffermarsi sul direttore Raffa, che insieme a Piccoli in estate ha raccolto i cocci e organizzato la rinascita curando perfettamente la parte “fuori campo” del club e sui protagonisti del capolavoro tecnico, Botturi e Possanzini (con relativi staff). Il primo capace di scegliere un allenatore fuoriclasse e costruirgli una squadra su misura, zeppa di talenti senza spese folli, il secondo di incantare l’Italia con la sua ipno-zona e vincere un campionato surclassando le big. E poi tutti i calciatori, da Burrai fino ai più giovani, perché mai come stavolta a vincere è stato il gruppo, decisivo quando col turnover ogni biancorosso è stato chiamato in causa e ha contribuito a scavare il solco fra Acm e Padova.

La serie B sia un punto di partenza

Ora è tempo di festeggiare e di farlo a lungo (magari vincendo anche la Supercoppa), ma lo sguardo in parte va già al futuro. La B può e deve diventare un punto di partenza: per rendere finalmente Mantova una realtà consolidata nel “calcio che conta” e non una cometa capace di brillare in modo accecante e poi sparire nel buio per chissà quanti anni. Squadra (dirigenziale e tecnica) che vince non si cambia: con Possanzini ancora al timone e inserimenti mirati per consolidare la rosa, questo Mantova potrà farsi valere anche nel torneo cadetto, senza mai smettere di sognare. E aprendo un ciclo virtuoso che renda giustizia alla passione di questa piazza.