Perugia, eterna incompiuta. Pescara ora servono cambiamenti. Spezia ad un passo dal sogno, giusta la fiducia in Italiano

Perugia, che dire…non avrei mai pensato ad inizio stagione di doverla vedere retrocessa, eterna incompiuta degli ultimi anni, la squadra era stata costruita di nuovo per puntare almeno a giocarsi i playoff invece risultati altalenanti, mercato di riparazione evidentemente non all’altezza e una gestione del gioco inesistente a mio avviso. Sotto la lente d’ingrandimento il presidente e il ds, oltre che il tecnico Oddo, con Cosmi che purtroppo non ha potuto far altro che assistere ad una discesa già cominciata. Oddo dovrà sicuramente fare ancora tanta esperienza, così come Nesta, Gilardino e Grosso, altri Campioni del Mondo 2006 che ora si trovano ad allenare (ovviamente vale anche per Pirlo il discorso, ma non mi addentro in quella scelta…), ma non mi sento di dire che sia un allenatore finito. Non è però demerito del Perugia, piuttosto è merito del Pescara se gli abruzzesi hanno mantenuto la categoria, una stagione folle, confusionaria anche qui tra esoneri di allenatori e altro, ma è stata la voglia a fare la differenza, il carattere della squadra ha prevalso su qualità tecniche individuali inferiori rispetto agli umbri. Siamo sicuri che da questo “brutto quarto d’ora” il presidente Sebastiani si preparerà alla prossima stagione in modo diverso e con alcuni cambiamenti importanti.

Lo Spezia si trova ad un passo dal sogno, ancora 90 minuti per capire se il prossimo anno la rivedremo nel nostro potale oppure no, in ogni caso però complimenti alla società ligure per non essere cascata nel “trappolone” dell’esonero del mister nel periodo peggiore della stagione. Il fatto di aver creduto sempre in mister Italiano ha pagato e sta permettendo di vivere un sogno fino a poco tempo fa impensabile…