Il Palermo sogna in grande, Samp e Venezia ripartono dopo aver voltato pagina

Tutti i club di Serie B sono ormai alle prese con i rispettivi raduni in vista della prossima stagione, ma anche se il lavoro è iniziato da poco, si può già avere un'idea di quelle che sono le ambizioni delle singole squadre, tra club blasonati che si preparano a giocare per un posto in Serie A, piccole realtà che sognano la salvezza e chi invece mira a vivere una stagione tranquilla.
PALERMO - Fa sicuramente parte del primo gruppo il Palermo, in questi giorni al lavoro nel ritiro di Chatillon agli ordini di Pippo Inzaghi, e già la scelta del tecnico, protagonista di due promozioni dalla B alla A e di una dalla C alla B, la dice lunga su quelle che sono le ambizioni dei rosanero. Il mercato conferma tutti i 'sospetti', visti gli arrivi di tre giocatori dalla Serie A, Augello, Gyasi e Bani, e di un giocatore che in cadetteria ha già dimostrato di saper fare la differenza, come Palumbo. Il tutto senza dimenticare che a gennaio in Sicilia era sbarcato un certo Pohjanpalo, che in coppia con Brunori promette scintille. Con buona pace per gli scaramantici, ci sentiamo di inserire il Palermo quantomeno nel lotto delle favorite.
SAMPDORIA - Il blasone è lo stesso, se non addirittura maggiore, ma le prospettive sono al momento diverse per la Sampdoria, che nella mattinata di lunedì 21 luglio a Bogliasco ha presentato ai tifosi Jesper Fredberg, ex dirigente dell'Anderlecht e nuovo Ceo area football dei blucerchiati, e il nuovo allenatore Massimo Donati. Fredberg ha mostrato di avere le idee chiare su quelli che sono i passi che la Samp dovrà compiere, con l'auspicio di riuscire a creare una base solida volta ad una crescita graduale. In questo senso, il Ceo ha parlato della creazione di un'accademia per crescere in casa i propri talenti, in modo da costruire un progetto a lungo termine. E sul mercato è stato chiaro: "Abbiamo un budget definito e chiari margini di azione. La nostra sfida è ottenere il massimo con le risorse disponibili. Vogliamo costruire una squadra stabile, con giocatori che possano dare continuità". Nessun proclama di vittoria nemmeno dal nuovo tecnico Donati: "Ora concentriamoci sul presente e cerchiamo di costruire una mentalità vincente, non ha senso promettere risultati, ma possiamo promettere impegno, sudore e massima serietà".
VENEZIA - Continuando a seguire il fil rouge del blasone, il focus si concentra quindi sul nuovo Venezia di Stroppa. I Lagunari, retrocessi dalla Serie A hanno voglia di farci immediatamente ritorno, poggiandosi su una rosa ambiziosa e con il lavoro di un allenatore che ha voglia di riscatto dopo aver soltanto assaggiato la massima serie da tecnico della Cremonese. Se ad essere decisivo fosse l'entusiasmo dei tifosi, il Venezia, sommerso letteralmente da una folla arancioneroverde a Falcade, dov'è in ritiro, sarebbe in pole position: "Siamo sommersi da un entusiasmo straordinario – ha commentato il tecnico dopo l'amichevole vinta contro le Dolomiti Bellunesi – e sta a noi dimostrare in campo che ci siamo. Il gruppo in questi giorni si sta abituando ad un modo diverso di giocare, è un processo che richiede tempo e pazienza, e non possiamo aspettarci che tutto funzioni subito ma c'è ottimismo".