Responsabile della testata Tuttob.com, giornalista presso Agenzia Nova, commentatore delle gare di Serie B su Sportitalia e TMW Radio
Promozione sudata e meritata, il Benevento torna nella massima serie trascinato da una stupenda organizzazione guidata dal presidente Vigorito, dal ds Foggia e da mister Inzaghi.
Gli ingredienti per vincere il campionato cadetto c'erano tutti e si erano intravisti già nella prima parte di stagione, forse nessuno avrebbe previsto sette turni di anticipo, ma non è questo il punto. L'aspetto principale è che una delle piazze più belle e calde del sud torna a scontrarsi con Juve, Milan, Inter e soprattutto Napoli per un derby campano da vivere e seguire con entusiasmo.
I giocatori hanno lavorato con dedizione e impegno da subito, con Maggio e compagni che già nell'amichevole estiva a Dimaro contro il Napoli fecero capire di avere in serbo una grande stagione.
Vittoria importante per il presidente Vigorito coadiuvato dal ds Foggia, mente e braccio di un club che ora può guardare con ottimismo al futuro, avendo nei piani la volontà di costruire una rosa importante senza però calciatori intenzionati ad andare nel Sannio utilizzando una squadra neopromossa per chiudere la carriera. Un mercato, quello giallorosso, tutto da seguire perché abbiamo imparato in questi anni che quando il presidente ha un progetto chiaro in testa, è difficile che non riesca a portarlo a termine.
Un pensiero va al condottiero che dalla panchina ha guidato la squadra: mister Filippo Inzaghi. Il tecnico torna in Serie A dopo le brutte esperienze di Milan e Bologna, lo fa però da vincitore di un campionato lungo e difficile come quello di B. Lui sa come vincere, ricordiamo anche il passaggio dalla C alla B con il Venezia, e per la terza volta avrà la possibilità di rimettersi in gioco nella massima serie, l'unico campionato in cui Superpippo non è riuscito a togliersi soddisfazioni come invece ha fatto nelle altre categorie. Lui è caduto, parlando di carriera da allenatore, diverse volte, ma ha incassato e soprattutto si è sempre rialzato, ora un'altra sfida lo chiama alla battaglia, e siamo sicuri che per un campione che in carriera ha vinto tutto con club e nazionale, questa impresa non lo spaventi