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Buona Pasqua? Non con 600 morti al giorno...

Buona Pasqua? Non con 600 morti al giorno...TuttoB.com
domenica 12 aprile 2020, 00:00Editoriale
di Christian Pravatà
Responsabile della testata Tuttob.com, giornalista presso Agenzia Estenews, commentatore delle gare di Serie B su Sportitalia e TMW Radio

In tempi normali oggi avremmo pubblicato un bel cartello con "Buona Pasqua da Tuttob.com" con tanto di coniglietto, uova e pulcini sparsi...oggi invece credo proprio che non ci sia nulla da festeggiare. Come si fa ad augurare "Buona Pasqua" quando registriamo ogni giorno più di 600 morti? Come possiamo continuare a dire "andrà tutto bene" di fronte a queste tragedie? Come facciamo a dirlo al nostro vicino di casa che in questo mese non ha lavorato, non ha fatturato e ora deve pagare affitto e comprare da mangiare per la moglie e la figlia? A chi ogni sera in 20 metri quadrati aspetta che i propri cari vadano a dormire soltanto per chiudersi in bagno e piangere dal nervoso in modo da non farsi vedere e farli preoccupare, come facciamo a dire "andrà tutto bene"? Penso che oggi dobbiamo solo ringraziare chi deve lavorare per noi e si sta caricando davvero il paese sulle spalle: dai medici ai camionisti, dai farmacisti ai panettieri, ai postini. Dobbiamo stare a casa certo e aspettare il "via libera" ma nel frattempo non dobbiamo dimenticarci di chi non c'è più e di chi sta soffrendo per la perdita del lavoro (in alcuni casi solo momentanea ma in altri purtroppo no). "Eh ma voi pensate solo al calcio" potreste dire, certo un'industria che nel nostro paese produce divertimento ma soprattutto lavoro per migliaia di persone. Un'azienda che nella cadetteria per il momento regge, ma che potrebbe avere una perdita enorme... Se si riprenderà sarà quasi sicuramente a porte chiuse, giusto diremmo noi. I club stanno concordando una serie di misure come tamponi più volte a settimana ai giocatori e allenamenti specifici, giusto, cose che ovviamente ai tifosi sugli spalti non si possono fare. Quindi ben vengano le gare senza pubblico, purché il campionato si finisca regolarmente anche giocando in estate e sinceramente dopo mesi di isolamento penso che sia il male minore...sarebbe logico ma soprattutto rispettoso per i club che hanno investito ma anche per quelli che, classifica alla mano, hanno tutto il diritto di sognare la promozione.

Arriverà quel giorno in cui le squadre scenderanno in campo e giocheranno. Nel frattempo dobbiamo solo stare a casa e avere pazienza, in attesa però che chi di dovere mantenga le promesse e aiuti economicamente le aziende produttive di ogni settore..