Benevento, voce del verbo vincere

Tre punti, solo tre lunghezze o anche meno (in caso di non vittoria di Crotone e Frosinone) separano il Benevento dal ritorno in Serie A a distanza di due anni. Il 'Castellani' potrebbe essere l'ultima tappa della cavalcata trionfale di una squadra che ha conosciuto pochissimi ostacoli sulla sua strada.

Anzi, l'unico avversario che ha saputo tener testa ai sanniti non è stato in campo. Un traguardo, quello della promozione, ad un certo punto diventato quasi irraggiungibile a causa dello scoppio in Italia, ed in tutto il mondo, della pandemia da Covid-19, che ha messo tutte le maggiori leghe europee davanti a scelte nette, quasi cervellotiche. Ma per fortuna il momento negativo sembra passato. Il campionato di Serie B è ripartito e il Benevento è tornato in campo. Lo ha fatto vincendo anche a Cremona e ribadendo la propria forza. Un solo tiro ma decisivo, poi ci hanno pensato Montipò e la scarsa lucidità sotto porta nei minuti finali della Cremonese a fare il resto. 

Una prodezza quella di Roberto Insigne che ricorda molto quelle di suo fratello Lorenzo, in Serie A. E probabilmente Roberto è l'esempio della gestione perfetta di Filippo Inzaghi. Lo scorso luglio si è ritrovato una rosa composta da tantissime 'primedonne' e, prima di modellare i meccanismi in campo e di insegnare il proprio mantra calcistico, è riuscito ad entrare in punta di piedi nella testa dei tanti campioni presenti nella rosa sannita e a mettere la squadra davanti al singolo calciatore. E Roberto, che in questa stagione conquisterà l'ennesima promozione in A, ha saputo aspettare il suo momento e sfruttare al meglio le opportunità che SuperPippo gli ha concesso. Ora una settimana cruciale, con il 'Castellani' che potrebbe fare da teatro alla promozione. Una festa che, nel caso, sarà 'anomala' a causa delle misure di sicurezza dettate dal Covid-19, ma per festeggiare ci sarà tempo.