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Parma, Pecchia: “C’è fiducia nel gruppo, vogliamo riprendere il cammino interrotto”TuttoB.com
sabato 4 febbraio 2023, 16:30Parma
di Redazione Milano
fonte www.parmcalcio1913.com

Parma, Pecchia: “C’è fiducia nel gruppo, vogliamo riprendere il cammino interrotto”

Le dichiarazioni dell’allenatore crociato Fabio Pecchia, durante la conferenza stampa di presentazione della partita contro il Genoa, rilasciate nella sala stampa del Centro Sportivo di Collecchio.
“Ho sempre detto che abbiamo incontrato delle difficoltà durante il campionato, il fatto di non aver avuto sempre una squadra a pieno regime. Sul mercato di gennaio ho delle considerazioni, per le esperienze vissute, perché stravolgere 7 o 10 giocatori è come buttare il lavoro fatto per sei mesi. E la capacità di ricreare un gruppo è sempre più complicata. Ho grandissima fiducia nei ragazzi, non li cambio con nessuno, al di là di quello che c’è stato un 3×1, tre fuori e uno dentro, come è stato detto e scritto, è condiviso. E’ condiviso perché l’aspetto del gruppo e del rispetto all’interno della squadra deve essere al di là di ogni valore tecnico. Poi in giro ci sono tanti giocatori forti, è evidente. Ma perché arriva un giocatore che già conosco? Perché sarà più semplice inserirlo dal punto di vista tecnico ma soprattutto dal punto di vista umano e dei valori morali. Per me è importante creare una forte identità, non solo tecnica e morale, in una squadra. Noi abbiamo avuto l’interruzione costante, continua. E questo ci ha interrotto il percorso. Quando parlo di fiducia, fiducia vera, questa è la dimostrazione per i ragazzi che scendono in campo e lavorano costantemente. Romagnoli? Dispiaciuto soprattutto di non averlo avuto a disposizione, poi sono delle scelte al di là di quello che si percepisce all’esterno. Però io guardo a quelli che ho, al di là delle interpretazioni che si vogliono dare dall’esterno. Il mio pensiero è rivolo a quelli che sono qui”. 
“I ragazzi hanno voglia di rispondere sul campo, hanno lavorato con grande voglia e intensità. E c’è voglia di dare delle risposte sul campo, perché le prestazioni così altalenanti lasciano amarezza negli occhi di tutti noi, in primis, e ovviamente di riflesso su tutto l’ambiente. Quando affronto delle sfide, uno deve prepararsi a entrare nel lavoro e nell’ambiente stesso, tirando sempre al massimo, al di là delle aspettative. Ma i bilanci si fanno sempre alla fine. Il Genoa? C’è grande rispetto di una squadra, che soprattutto nell’ultimo mese, è in grandissima condizione, in autostima, in fiducia, risultati e prestazioni sono dalla loro parte. Una squadra che è molto diversa da noi, al di là della storia e del blasone, nel modo di stare in campo, che ha voglia di giocare e di fare la partita. Al di là del nome, per noi è un esame molto bello da affrontare, vibrante, e con la giusta attenzione. C’è grande voglia di riprendere il cammino interrotto, sarà una partita diversa da Cosenza. C’è tutta la voglia, l’intenzione, la forza e l’energia di voler reagire e fare qualcosa di diverso“.

Una squadra che abbia un’identità, questo lo abbiamo dimostrato. Poi con le nostre cose non siamo riusciti a farlo per tante partite, ma è una squadra che ha un’identità ben precisa ed è stata capace di vincere delle partite sporche e delle partite classiche da Serie B. Ha vinto delle partite da padrona del campo e tante volte non lo abbiamo fatto per tante partite e questo ci porta ad affrontare una classifica del genere. L’ambizione deve essere in noi stessi, di volere di più, di pretendere. Proprio perché è una squadra così giovane deve essere un’ambizione alta, viverla quotidianamente a pretendere di più da noi stessi, ad alzare continuamente l’asticella. Questa è ambizione. L’ambizione parte dal Club, questo è dimostrato. L’ambizione di chi vive dentro al Club, l’ambizione di un tecnico. Il mio è un lavoro costante e quotidiano, andare a cercare dei dettagli e migliorarli, cercare di migliorare ogni singolo ragazzo, questo passa dal mio lavoro e dallo staff. Io pretendo sempre di più. Noi costantemente facciamo dei bilanci, il nostro è un lavoro continuo e il bilancio va fatto quotidianamente. Poi si vedrà nel quadro generale, a lungo periodo. Il mio lavoro è pretendere di più e migliorare ogni singolo ragazzo, ogni loro miglioramento è per il collettivo“.