GazzSport - Ripartenza Bari, Caserta lancia la sfida: "Voglio fame e orgoglio". Ed è già rivoluzione

Entusiasmo e orgoglio. Il Bari riparte dalle chiavi di accesso, servite a Fabio Caserta per presentarsi alla piazza barese. "Il mio obiettivo è lavorare tanto per ricreare l’entusiasmo – ha sottolineato l’ex allenatore del Catanzaro – che ho ammirato dagli spalti del San Nicola, quando sono venuto da spettatore. Per me allenare il Bari è una sfida importantissima, ancorché un motivo di orgoglio. Penso a costruire il futuro, partendo dal presente". In questa nuova avventura il tecnico sarà accompagnato dal vice Salvatore Accursi, dal preparatore atletico Aldo Reale, dal collaboratore tecnico Luigi Viola oltreché da Roberto Maurantonio, che sarà il nuovo allenatore dei portieri.
NECESSITA' - Il tecnico calabrese sa bene di dover affrontare un cammino in salita, glielo avranno certamente ripetuto il d.s. Magalini e il vice Di Cesare, suoi angeli custodi in questa ripartenza barese. Perché gran parte della piazza è diffidente a oltranza. Si sente delusa, mortificata, avvilita dalle risultanze delle ultime due stagioni. Né le parole del presidente Luigi De Laurentiis, in avvio di settimana, hanno avuto il potere di cambiare le carte in tavola. Anche se più di qualcuno sta riflettendo sulla necessità evidenziata dal numero uno del club: "Vorrei lasciare in Serie A il Bari a gente seria e solida. Non al primo arrivato, ma a chi salga al vertice della società per restarvi. Insomma, non uno di passaggio". Parole di circostanza? C’è chi è sicuro che ci sia qualche contatto ben avviato. E non solo oltre oceano. Il problema contingente, tuttavia, è un altro: buona parte della tifoseria non intende davvero aspettare la fine dei giochi, in coincidenza con il termine ultimo (2028) per la scadenza della multiproprietà.
MIX - Nel giorno della presentazione di Fabio Caserta è stato inevitabile chiedersi come si possa puntare ai massimi obiettivi, con un budget ridotto (pare di un paio di milioni, ndr) rispetto alla passata stagione. "Il budget è relativo – chiara la filosofia del successore di Moreno Longo -. L’importante sarà trovare gente che abbia voglia e fame, pervasa come me dalla smania di venire a Bari". "La mia squadra sarà aggressiva – ha aggiunto Caserta -, un mix tra esperienza e gioventù. Facile che partiremo con una difesa a quattro. Giocheremo con un 4-3-3 o con il 4-2-3-1".
RICOSTRUIRE - Qualcosa si muove, in attesa di capire dove andrà Mehdi Dorval e quanto la sua cessione frutterà alle casse del Bari. Da ricostruire per intero la retroguardia (in bilico anche il futuro dei navigati Vicari e Pucino, sotto contratto). Attenzionati non poco il centrale Varnier (Juve Stabia), Angileri del Monopoli e Pagliai del Picerno. Tra i pali, sfumato il ritorno di Radunovic, sono valutati i profili di Bardi Cerofolini e Micai (sarebbe un ritorno, a Bari e con Caserta). Cambierà volto anche il centrocampo dove rimarranno soltanto Benali e Maita. Pare in arrivo il belga Verreth (Brescia), a parametro zero. Mentre è tutto da decidere il destino di Sibilli, uomo decisivo per la salvezza della Sampdoria eppure non riscattato dai blucerchiati che, tuttavia, potrebbero tornare alla carica. In prima linea il più vicino al ritorno è Favilli. Ma il sogno avrebbe le sembianze di un altro ex del Bari e di Caserta: Gennaro Tutino.