IL PULLMAN DEL TORO AFFITTATO AGLI SCIATORI

C’era una volta il «Conte rosso», il mitico torpedone del Grande Torino e del Toro pre-fallimento, adesso è rimasto il «Conto rosso». Quello di un Toro che affitta tutto, dalla sede al pullman della prima squadra, ed è formato da precari sia in società (allenatore, staff medico e dirigenti scadono a giugno) che in campo (13 giocatori in prestito). Che quella granata fosse una scatola vuota ormai era il segreto di Pulcinella in un calcio che ha imparato a conoscere i metodi di gestione di Cairo, ma la scoperta un po’ casuale che anche il bus ufficiale del Torino è a noleggio e disponibile per chiunque ne faccia richiesta, ha sconcertato i tifosi granata.
L’ultima frontiera dell’instabilità torinista ha fatto il giro di Internet con tanto di foto del mezzo immortalato ad Artesina, sulle piste da sci del comprensorio cuneese, durante una classica gita della neve. Non dei giocatori, ovviamente, ma di famiglie e ragazzi qualsiasi. Avvelenati per la sconfitta casalinga con l’ultima in classifica e disperati per una gestione fallimentare, i tifosi del Toro si sono sfogati per la tristezza dell’ennesimo «colpo d’immagine», ma si stanno già organizzando per affittare il bus per andare a contestare Cairo a Milano o alla Sisport. Nulla di impossibile, visto che la società astigiana Asp prevede anche sul suo sito Internet il noleggio del torpedone del Torino Fc. «Noi - spiega Giuseppe Bertolino, presidente della Asp che dal 2005 è partner di Cairo - abbiamo il contratto di spostare tutte le squadre della società, in occasione delle gare, ma nel resto dei giorni utilizziamo il mezzo per qualsiasi esigenza».
E così dopo la sede societaria in affitto, i campi di allenamento alla Sisport e delle giovanili in affitto, lo stadio in affitto e la maglia in affitto (ampio turn-over per il main sponsor), c’è anche il pullman in affitto. Il Toro risponde che è prassi normale e che la stessa Sampdoria viaggia su un bus che fa la tratta quotidiana Genova-Malpensa. «E’ vero - confermano i blucerchiati -, noi lo noleggiamo da una società genovese, ma non abbiamo mai detto che è nostro». Il Toro, invece, con un po’ di orgoglio lo scorso novembre aveva annunciato la nuova veste grafica del «pullman ufficiale della prima squadra», senza però dire che chiunque poteva utilizzarlo. Cosa che invece non accade al Genoa, al Milan, all’Inter o alla Fiorentina che hanno il mezzo di loro proprietà o lo affittano in esclusiva.
Il bus aperto a tutti è l’ultima goccia di un vaso che sta per traboccare. Stufi dell’ennesima presa in giro, i tifosi granata si riuniranno giovedì per fare il punto della situazione del Filadelfia e per analizzare come proseguire nella contestazione a Cairo. La serie A sempre più lontana e la prospettiva di un altro anno tra i cadetti allarma non solo loro, ma anche lo stesso presidente, sempre più silenzioso e distante dal suo Toro. Cairo starebbe cercando nuovi partner da inserire in società, ma finora nessuno ha risposto al suo appello ed anche Beretta, storico sponsor e sostenitore, si sarebbe stufato di troppe promesse a vuoto e di una gestione approssimativa. Il Toro in affitto e senza prospettive non può durare in eterno.