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ESCLUSIVA TB - Cittadella, il ritorno di Scardina: "Il mio 2011? Un incubo. Dopo aver battuto l'Empoli vogliamo ripeterci con l'AlbinoLeffe"

ESCLUSIVA TB - Cittadella, il ritorno di Scardina: "Il mio 2011? Un incubo. Dopo aver battuto l'Empoli vogliamo ripeterci con l'AlbinoLeffe"
sabato 14 gennaio 2012, 00:49Cittadella
di Federico Errante

Pasta del capitano. Un anno da dimenticare a causa di due seri infortuni, sette giorni fa il rientro vincente con l’Empoli e ora la voglia di proseguire la marcia anche contro l’AlbinoLeffe. Francesco Scardina suona la carica per il suo Cittadella che, dopo un girone d’andata chiuso a – 3 dai play-off, affronta oggi la trasferta di Bergamo, prima di un ciclo da brividi

Scardina, quanto ha atteso il giorno del rientro?

Non vedevo l’ora di tornare al centro della difesa e ritrovare il ritmo della gara. E non avrei potuto desiderare nulla di meglio per la mia prestazione, ma soprattutto per la vittoria con l’Empoli, una diretta concorrente in una di quelle partite in cui i punti valgono doppio.

Come si vive una fase così lunga “stando a guardare”?

E’complicato perché si vorrebbe sempre essere utili alla causa ed invece si è costretti a rimanere dietro le quinte anziché recitare un ruolo da protagonista. Non è facile nemmeno psicologicamente affrontare un infortunio quando si deve altresì stare lontano da casa dovendo gestire con grande forza situazioni che ti portano ad una fase prolungata d’inattività come nel mio caso

L'Odissea è iniziata proprio un anno fa…

A metà gennaio mi sono infortunato al ginocchio (menisco e cartilagine ndr) nel riscaldamento del match contro il Torino, ma per me quello è sempre un match speciale (è cresciuto nel vivaio della Juventus ndr) dunque ho voluto esserci ad ogni costo. Poi out tre settimane fino alla partita con il Padova per fermarmi e rientrare di nuovo, dopo 15 giorni, con il Varese momento in cui ho deciso di gettare la spugna e scegliere la via dell’operazione. Questo ha comportato la chiusura anticipata della mia stagione, un’estate di terapie, fino alle prime amichevoli della stagione attuale con la Primavera. Quattro presenze e un nuovo stop, stavolta per un problema al bicipite femorale sinistro, fino al sospirato rientro di sabato scorso: è stata fine di un incubo.

E il capitano ha trovato la sua squadra in un’inattesa posizione di classifica…

Grande merito va all’abilità del ds Marchetti, otre che a mister Foscarini, visto che all’inizio di questa annata, ancor più che nelle precedenti, c’era molto scetticismo nei nostri confronti.

Con 12 volti nuovi, tra essi molti giovani all’esordio in B e invece, col tempo, abbiamo trovato il giusto affiatamento tanto da chiudere l’andata a quota 28, come nel 2009-2010 quando abbiamo raggiunto i play-off.

Ancora una volta l’effetto-Cittadella, che ha fatto esplodere i vari Meggiorini, Ardemagni, Pettinari, Piovaccari sembra dare i suoi frutti…

Nessuno ha la bacchetta magica, però ci sono le condizioni ideali anche se naturalmente ognuno deve metterci del suo. Questi sono tutti giocatori forti a livello mentale e caratteriale che a Cittadella avevano trovato l’ambente perfetto. Una volta via da qui,  per emergere, ovviamente devono subentrare anche altri fattori

E adesso l’AlbinoLeffe, tra lo spettro del “calcio scommesse” e un silenzio stampa da inizio 2012…

Le vicissitudini extra calcio possono anche fungere da “molla” e spingere a dare qualcosa in più, anche perché l’unico modo per dare le risposte è il campo e poi il Cittadella è considerato un avversario alla portata. Tuttavia noi non possiamo sbagliare per una serie di ragioni: è un altro scontro diretto, vogliamo mantenere la differenza reti ottenuta con la vittoria 2-1 all’andata, non perdendo manterremmo invariate le distanze e muoveremmo la classifica alla vigilia del poker Torino – Padova – Sassuolo - Vicenza.

Anche se al Cittadella, al contrario dei bergamaschi, un punticino potrebbe andare bene…

L’obiettivo è l’intera posta in palio anche se l’importante è non perdere specie perché, con la classifica così corta, basta sbagliare due partite e si va in difficoltà. La nostra è una squadra costruita per attaccare, che non sa attendere ci si approccia alla sfida anche consapevoli del fatto che per i seriani sarà una gara spartiacque Noi però dobbiamo sfruttare il momento positivo, forti dei nostri 28 punti e consci del fatto che non dobbiamo mai avere paura di nessuno perché, ad oggi, non c’è stata una squadra che ci abbia messo effettivamente sotto. Nemmeno il Torino, che infatti avevamo bloccato sull’1-1 all’Olimpico.