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Esclusiva TB

ESCLUSIVA TB - Juve Stabia, Mignanelli: "Contento di tornare in B con le Vespe. Uno spogliatoio unito vale più di un budget importante. Ecco i meriti di Pagliuca. La doppietta all'Avellino? Chi l'avrebbe immaginata..."

ESCLUSIVA TB - Juve Stabia, Mignanelli: "Contento di tornare in B con le Vespe. Uno spogliatoio unito vale più di un budget importante. Ecco i meriti di Pagliuca. La doppietta all'Avellino? Chi l'avrebbe immaginata..."
Mignanelli
© foto di S.S. Juve Stabia
venerdì 19 aprile 2024, 08:30Le interviste di TB
di Marco Lombardi

La Serie B ritrovata nel pieno della maturità e coi gradi di capitano al braccio, la compattezza di un gruppo sintonizzato sulle frequenze del proprio allenatore e quella doppietta inimmaginabile. Ai microfoni di TuttoB è intervenuto Daniele Mignanelli, terzino fluidificante della Juve Stabia neopromossa tra i cadetti.  

Qual è stato lo spartiacque della stagione, il momento in cui avete capito di potercela fare?

"Personalmente direi la partita vinta 2-1 contro il Taranto, nella quale abbiamo disputato una prestazione di alto livello nonostante l'assenza dei nostri tifosi. Da lì ho capito che si poteva raggiungere un sogno". 

La Juve Stabia ha stravinto il campionato pur avendo speso molto meno rispetto alle due grandi favorite della vigilia (Benevento e Avellino), a dimostrazione che investire tanto non sempre fa rima con successo.

"Se nello spogliatoio non c'è un gruppo unito, che rema dalla stessa parte, e all'interno del quale anche chi non gioca si allena più forte per cercare di soffiare il posto a chi è titolare, non si riescono a raggiungere traguardi importanti. Per me questa compattezza è stata la nostra forza: tutti ci siamo rimboccati le maniche, lavorando con sacrificio e unità per attuare i dettami del mister".

Quest'anno indossi la fascia di capitano: quanto è responsabilizzante?

"Parecchio. Nello stesso tempo però è anche un'emozione, perchè indossarla in una piazza importante come Castellammare di Stabia e coronando un sogno che nessuno si aspettava è ancora più bello".

Che tipo di allenatore è Guido Pagliuca e quanto di suo c'è in questa impresa?

"Il mister è una persona molto forte caratterialmente e un allenatore preparatissimo, che studia tanto. Infatti penso che quest'anno abbiamo giocato un gran calcio, tra i migliori della Serie C. Mister Pagliuca è stato bravo, già dal ritiro, a entrarci nella testa e farci capire il gioco che voleva proporre: settimana dopo settimana ci ha fatto esprimere sempre il nostro meglio". 

A chi dedichi la promozione?

"A mia moglie e mio figlio, che mi stanno sempre vicino e mi seguono ovunque. E poi, naturalmente, a tutta la città di Castellammare di Stabia perchè merita di tornare nel calcio che conta: quello è il posto dove deve stare".

Ritrovi la Serie B a distanza di sei anni dai tempi di Ascoli: si salverà il Picchio?

"Riassaporare la cadetteria è l'emozione più grande, anche se sono riuscito a riconquistarla a 30 anni. Con sacrificio e lavoro, sono tornato nella categoria che, purtroppo, mi ero lasciato scappare, essendo stato un po' ingenuo e immaturo. Ma sono contento di esserci tornato con la Juve Stabia. Quanto all'Ascoli, penso si salverà: è una piazza importante, che vive di calcio e ha un grande seguito di pubblico; sono stato lì due anni, vivendo momenti intensi e belli, anche se per dinamiche personali poi sono dovuto andare via".

Nel corso della stagione ha realizzato tre gol, di cui due all'Avellino al 'Partenio': avevi il dente avvelenato contro la tua ex squadra?

"No, anche se sentivo un po' di più la partita perchè sono stato lì e non ho avuto la possibilità di esprimermi al meglio, al contrario di quanto ho potuto fare qui alla Juve Stabia. Detto questo, sono contento di aver siglato quella doppietta. Che non avrei mai immaginato".

Quali squadre del girone C di Serie C ritieni che potranno dire la loro ai playoff?

"Ci sono tante squadre forti nel girone C che potranno recitare un ruolo importante nei playoff. Innanzitutto il Benevento, che ha un organico imbottito di giocatori di categoria superiore. Lo stesso Avellino se la può giocare. Va detto però che anche negli altri gironi ci sono squadre agguerrite e molto competitive".  

 

   

 

 

 

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